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di GIANNI DI CAPUA CINQUE presidenti di provincia eletti dal centrosinistra, quattro dal ...

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Due sindaci di comuni capoluogo passati al primo turno grazie all'alleanza tra Ulivo e Prc, uno sostenuto dalla Cdl, mentre 6 comuni vanno al secondo turno. Sono, in sintesi, i dati che riassumono il voto nelle 12 province e nei 9 comuni capoluogo interessati alle elezioni del 25 e 26 maggio. Nei ballottaggi per le province, il centrodestra è in testa a Trapani, Adamo con il 48,1% contro Gucciardi il 33,9%, e Siracusa (Vinciullo 49,4%, Marziano 47,9%). Mentre il centrosinistra guida la corsa a Caltanissetta, Collura 48%, contro Dell'Utri 45,1%. Il centrosinistra ha conquistato al primo turno le province di Roma (Gasbarra 53,4%, Moffa 43,7%); Massa Carrara (Angeli 55%, Barani 34,9%); Benevento (Nardone 73,4%, Feleppa 26%); Foggia (Stallone 59,1%, Agostinacchio 40,1%); e Enna (Salerno 59,8%, Grimaldi 38,5%). Al centrodestra sono andate invece quelle di Palermo (Musotto 60,3%, Cocilovo 36,5%), Catania (Lombardo 64,9%, Fava 31,3%), Agrigento (Fontana 56,4%, Birritteri 38,6%) e Messina (Leonardi 65,5%, Martino 28,5%). Quanto ai comuni, il centrosinistra ha confermato i primi cittadini di Pisa (Fontanelli 57,7%, Mezzanotte 33,7%) e Massa (Neri 64,2%, Ciarleglio 17,3%), mentre è in testa nei ballottaggi di Brescia e Ragusa. Nella città lombarda l'uscente Paolo Corsini è al 47,1% contro il 32% di Viviana Beccalossi del Polo alla quale ha però assicurato i voti la Lega (16,3% al primo turno). Nel capoluogo siciliano Solarino ha il 49,4% contro il 45,6% del candidato della Cdl Arezzo. Il centrodestra conquista al primo turno solo il sindaco di Messina (Buzzanca 53%, ma lo spoglio non è ancora terminato), ma guida la corsa al secondo turno a Sondrio (Bianchini 48,8%, Schena 47,4%), Treviso (Gobbo 44,9%, Campagner 37,9%), Vicenza (Hullweck 43,3%, Riboni 33,5%) e Pescara (Masci 48,1%, D'Alfonso 47,1%). Si tratta di sfide rinviate all'8 giugno, quando voteranno anche gli elettori di Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta per il presidente e i consiglieri regionali e i cittadini di Udine per eleggere il sindaco. Pochissime in totale le donne candidate di queste elezioni amministrative. La presidente della Commissione nazionale parità della presidenza del Consiglio, Marina Piazza, l'aveva definita «la percentuale della vergogna». L'unica donna peraltro ancora in corsa, è Giulia Adamo, che andrà al ballottaggio contro Baldassarre Gucciardi per la poltrona della Provincia di Trapani. Le donne che aspiravano ad essere elette sindaco erano invece solo 133 su 1476 aspiranti sindaci, cioè il 9% circa. Quattro si sono presentate per la corsa ai comuni capoluogo: si tratta di Viviana Beccalossi a Brescia, Bianca Bianchini a Sondrio e Letizia Ortica contro Maria Luisa Campagner a Treviso. Alcune, nei comuni più piccoli, hanno già vinto la loro battaglia. A Borgofranco, piccolo comune in provincia di Mantova dove vivono 900 persone, l'ha spuntata Mara Martinelli, 45 anni, medico, in una competizione tutta rosa: le sue concorrenti erano Elena Poltronieri 40 anni, dipendente, e Lisetta Superbi, 41 anni, geometra. Anche a Lioni, nell'Irpinia, la diessina Rosetta D'Amelio, sindaco uscente, è stata riconfermata dal voto popolare. Altre due donne, Donatella Martino e Lucia Napolitano sono state elette a Greci e Quadrelle, due centri della provincia di Avellino. Donatella Martino è figlia del sindaco di Greci eletto nel '99, che era deceduto nei mesi scorsi. Non è stata eletta invece al consiglio provinciale di Palermo Silvana Bova, candidata dei Comunisti Italiani nel collegio di Termini Imerese. Bova, leader del coordinamento donne di Termini Imerese, era promotrice di numerose iniziative durante la vertenza della Fiat.

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