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Spagna, il voto premia i socialisti

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Il dato cruciale della giornata elettorale è il vantaggio ottenuto dal Psoe sul Pp in numero di voti a livello nazionale: 34,84% contro 33,83% con il il 97% dei voti scrutinati. Questo significa che, per la prima volta dal 1991, l'opposizione socialista ha ottenuto a livello nazionale più voti del partito del premier. Questo vantaggio non si traduce però necessariamente in vittorie sul territorio: a Madrid, per esempio, Alberto Rodriguez Gallardon è riuscito a mantenere per la quarta legislatura consecutiva la maggioranza assoluta del Pp, situandosi in buona posizione nella corsa al posto di successore di Aznar, se non altro perché la moglie del premier Ana Botella entrerà nel suo governo comunale. Nelle regionali, i socialisti hanno sconfitto i popolari nell'elezione del governo regionale di Madrid, giacchè alleati con Izquierda Unida (Iu, coalizione che comprende i comunisti) possono mettere il Pp in minoranza, ma il partito di Aznar ha compensato riconquistando con maggioranza assoluta le isole Baleari, governate finora da una coalizione di sinistra. Madrid e le Baleari sono le uniche regioni in cui si è registrato un cambiamento di maggioranza politiche in queste elezioni, che interessavano 13 delle 177 «comunidades autonomas» in cui è suddiviso il paese (tutte tranne Galizia, Andalusia, Catalogna e Paese basco). Il primo dato che emerge dunque dalle elezioni è che il conto presentato ad Aznar dopo mesi di erosione politica del suo governo è stato meno salato di quanto prevedevano molti analisti e osservatori. Il secondo dato certo è che, consolidata ormai la sua leadership interna, il leader del Psoe, Josè Luis Rodriguez Zapatero, deve adesso trasformare la vittoria numerica del suo partito in una sfida concreta contro chiunque sarà il successore di Aznar nelle elezioni politiche della primavera del 2004. Il principale grattacapo per Zapatero viene oggi da Barcellona, dove il socialista Jan Clos è riuscito ad assicurarsi la rielezione, ma ha sofferto una forte riduzione di voti, passando da 20 a 15 consiglieri comunali, a beneficio dei partiti alla sua sinistra, Esquerra Republicana e Iniciativa para Catalunya, quest'ultimo alleato con Iu. Nel Paese Basco, intanto, l'assenza di Batasuna si è fatta sentire nelle alte percentuali di voti annullati in alcune delle provincie (14% in Guipuzcoa) e il Partito Nazionalista Basco (Pnv) e il suo alleato Eusko Alkartasuna (Ea) sono riusciti a mantenere la poltrona di sindaco a Bilbao.

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