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di LANFRANCO PALAZZOLO ANCHE la Margherita ha il suo «Correntone».

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Lo hanno dimostrato in questi giorni quando hanno annunciato una serie di iniziative per il prossimo futuro. Gerardo Bianco ha fatto sapere che i popolari vogliono condurre la loro battaglia dentro la Margherita «dove oggi c'è molta confusione». Gli fa eco il senatore Alberto Monticone: «Oggi è molto difficile avere un dialogo nella Margherita». Intanto, il capogruppo alla Camera Pierluigi Castagnetti rimane lontano dall'iniziativa del 9 maggio che ha riunito a Roma centinaia di «nostalgici» del Ppi. Non avrebbe potuto farlo visto il ruolo che ricopre a Montecitorio e che è tra i pochi ex parlamentari del Ppi ad avere un ruolo di rilievo nella Margherita insieme a Dario Franceschini e Rosy Bindi. Non è andato Nicola Mancino. Il senatore campano in corsa per la presidenza del gruppo della Margherita al Senato nel 2001, non è contento della guida di Willer Bordon e fa sapere con una lettera ai popolari che «non si può correre il rischio di dimenticare le radici popolari». Ai popolari non piace la politica del muro contro Muro della Margherita contro il Polo e Bianco lo dice chiaramente: «Noi crediamo che il dibattito politico non si riduca allo scontro con il Polo, ma debba andare più in profondità, in una riflessione sull'essenza della democrazia». La rinascita del partito rifondato da Mino Martinazzoli, che non ha mai aderito alla Margherita, passa attraverso alcune richieste: la convocazione di un congresso straordinario o lo sviluppo di un associazione popolare; la nascita di un sito ad hoc dei popolari e la pubblicazione del periodico «Popolarea». Si tratta di una vera è propria «voce» interna al partito di Rutelli. Bisognerà verificare se questa sia una mossa legata alle prossime elezioni europee per sostenere candidati dell'area del cattolicesimo democratico per evitare che gli eletti della Margherita finiscano tutti nel gruppo liberale. Resta da vedere se questa iniziativa avrà l'effetto domino sulle altre componenti «silenziose» della Margherita. L'on. Lino Duilio, che dirigerà la rivista Popolarea ha mobilitato alcuni intellettuali come Giorgio Rumi e Gabriele De Rosa per far rivivere gli splendori del cattolicesimo democratico. Ma la corrente di ispirazione cristiana della Margherita intende anche rilanciare il rapporto con le gerarchie ecclesiastiche annunciando la partecipazione alla «settimana sociale» dei cattolici italiani dal titolo «La democrazia».

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