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DOMENICA REFERENDUM IN LIGURIA

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Regioni al bivio: buoni o borse di studio

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La differenza sostanziale è tra quanti, nel centrodestra, puntano a garantire l'accesso a tutte le scuole - statali e private - con finanziamenti mirati alle famiglie sulla base delle tasse scolastiche pagate e, solo in parte, sulla base del reddito (in questo caso è previsto un reddito massimo di circa 46 mila euro in Lombardia, vale a dire che famiglie con 90 milioni annui di reddito hanno diritto al bonus); e le Regioni che, a guida centrosinistra, puntano ad aiutare le famiglie in condizioni economiche più svantaggiate per garantirne il diritto allo studio, finanziando con borse di studio soltanto i redditi minimi. La competenza sulla scuola rientra nell'ampia rosa delle materie di competenza esclusiva delle amministrazioni regionali, così come prevede il ddl La Loggia. LOMBARDIA - Quest'anno la Regione ha messo a disposizione 35 milioni di euro. Lo scorso anno le risorse erano state pari a 36 milioni, di cui avevano usufruito 28.489 famiglie. Per poter richiedere il rimborso è necessario che l'importo minimo della spesa ammissibile non sia inferiore a 208 euro. Possono richiedere il contributo le famiglie con figli che frequentano le scuole elementari, medie e superiori, statali, parificate, legalmente riconosciute e paritarie, con una rendita inferiore o uguale a 46.597,62 euro: in questo caso si avrà diritto a un contributo pari al 25% delle spese. Alle famiglie con un Isee inferiore a 8.348,74 va un rimborso del 50%. LIGURIA - È fissato per domenica prossima, 27 aprile, il referendum abrogativo della legge regionale sui buoni scuola, chiesto dal comitato in cui sono rappresentati partiti e movimenti di sinistra. Il provvedimento che istituiva i buoni scuola era stato approvato il 15 marzo 2002. LAZIO - Approvato il bando della legge sul bonus alle materne Lo stanziamento è pari a 1 milione e 600 mila euro. Potranno accedervi madri disoccupate da almeno 12 mesi e con reddito familiare non superiore a 25 mila e 822 euro annui.

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