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Regioni, sono sanità e sicurezza i problemi più urgenti da risolvere

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È un ordine del giorno nutrito quello che attende oggi la Conferenza dei presidenti delle Regioni. Sanità, riforme istituzionali e previdenza integrativa sono i punti in rilievo nell'agenda dei lavori. Nel pomeriggio gran parte dei temi saranno trasferiti al tavolo della Conferenza Unificata (Regioni ed Enti locali) e poi della Conferenza Stato-Regioni. La Conferenza delle Regioni esaminerà ed approverà la proposta di legge nazionale, elaborata insieme ad Anci e Upi in materia di coordinamento sulla sicurezza pubblica e polizia amministrativa, e per la realizzazione di politiche integrate per la sicurezza. La conferenza esaminerà poi il documento interregionale sull'organizzazione delle Regioni nella fase ascendente dei processi decisionali comunitari. All'attenzione della Conferenza verrà poi il documento del Coordinamento degli Assessori sanitari sul «Piano nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita», e la bozza di Convenzione tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sul funzionamento della struttura interregionale per la negoziazione della disciplina dei rapporti con il personale medico ed altre professionalità sanitarie, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. I presidenti delle Regioni esamineranno quindi le conclusioni del tavolo di monitoraggio sulla spesa sanitaria ai fini dell'integrazione del Fondo Sanitario Nazionale 2001 e il documento del coordinamento degli Assessori sulle problematiche relative alla mobilità sanitaria interregionale. Fra i punti all'ordine del giorno delle Conferenze Unificata e Stato-Regioni: la proposta di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di ripartizione del Fondo nazionale per le politiche sociali, istituito ai sensi dell'articolo 59, comma 44, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, per l'anno finanziario 2003; schema di accordo tra i ministeri dell'Economia, delle Attività produttive, Regioni, ANCI, UPI e UNCEM per il coordinamento della regionalizzazione degli strumenti di sviluppo locale: Patti territoriali e Contratti di programma.

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