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Berlusconi, niente rimpasto e avanti tutta

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Ma Bossi minaccia la crisi di governo se la devolution non andrà avanti come già stabilito

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Silvio Berlusconi è un presidente più paziente di Giobbe. Che tiene a scacciare dall'orizzonte ogni ipotesi di rimpasto tornata in agenda e rimbalzata tra Palazzo Chigi e le sedi dei partiti della coalizione dopo lo scivolone («un semplice incidente di percorso», lo definisce il premier) rimediato in settimana sulla riforma del sistema televisivo. Intanto però Bossi minaccia la crisi dell'esecutivo se ci saranno rallentamenti sulla devoluzione. Silvio Berlusconi ieri sembrava più angosciato per la salute della madre, che si è rotta una gamba cadendo, che per quella della sua coalizione. E che continua a guardare con fiducia agli sviluppi della guerra in Iraq pronto ad assicurare un ruolo di primo piano del nostro Paese nel complicato gioco diplomatico che dovrà svilupparsi a fine conflitto per ricucire posizioni occidentali assai frammentate. Ma quale rimpasto, ha spiegato Silvio Berlusconi ai cronisti che lo attendevano sotto Palazzo Grazioli. «La coalizione va avanti in maniera serrata, con un presidente del Consiglio che passerà alla storia cancellando Giobbe. Ma sono sicuro che alla fine la pazienza di Silvio darà i suoi frutti». Bossi, facendo proprio riferimento a questa battuta ha in serata minacciato di uscire dal governo: «È importante che la pazienza ce l' abbia io, perchè c'è chi in questo governo ha fatto un patto elettorale e ora tende a subordinarlo a nuove scelte, come la modifica del titolo 5». Berlusconi ha invece continuato a calmare le acque sugli effetti dell'approvazione da parte della Camera di un emendamento dell'opposizione sul piano di riordino del sistema televisivo. «Si è trattato di un semplice incidente di percorso cui sicuramente rimedieremo al Senato», ha spiegato il premier negando che ci possano essere stati franchi tiratori che hanno voluto affossare Mediaset. E allora via verso il week-end a Milano, con un certo anticipo. «Mia madre stanotte è caduta e si è rotta un femore, per questo sto rientrando di corsa». Non prima però di aver dato segnali di ottimismo sulla situazione in Iraq e sulla posizione italiana. Secondo il premier italiano infatti le operazioni militari delle forze anglo-americane procedono secondo i piani. «Come mi ha confermato il presidente Bush - ha spiegato Berlusconi - le operazioni erano in anticipo e quindi continuano secondo quelli che erano i progetti degli alleati». Ma già si deve guardare al dopoguerra e l'Italia si sta preparando per rivestire un ruolo diplomatico di primo piano anche in vista del semestre di presidenza europea. «Siamo impegnati in prima fila per ricucire i rapporti all'interno dell'Onu, dell'Unione Europea e della Nato che si sono deteriorati a causa del conflitto iracheno». Un tentativo che coinvolge i principali Paesi e che dovrà portare a un tavolo comune dove affrontare le varie emergenze che si porranno con la fine del conflitto. Giunto a Milano, Berlusconi è stato quasi due ore e mezza in clinica per rendere visita a sua madre, ricoverata in seguito alla frattura del femore. La signora Rosa Berlusconi, 92 anni, è stata operata dal professor Francesco Misagi. L'intervento ha avuto esito positivo. «L'ho trovata in gran forma - ha detto il presidente del Consiglio - anche in questa occasione ha dimostrato di avere una tempra forte. È allegra come sempre, ride, scherza, tiene tutti su di morale». Oltre Silvio Berlusconi, al capezzale della madre è giunto anche il fratello Paolo. Lunedì, contrariamente a quanto sembrava, non ci sarà nessun vertice di maggioranza. Proseguirà, come in questi giorni, il lavoro sul disegno di legge relativo al titolo quinto della Costituzione.

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