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Sondaggio: il giorno dell'attacco il 74% contrario all'intervento

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Il dato emerge dal sondaggio realizzato dall'Istituto di ricerche Swg realizzato il 20 marzo a poche ore dall'attacco su Baghdad su un campione nazionale di 800 intervistati. I favorevoli all'intervento, secondo il sondaggio, sono il 19%, mentre il 7% non sa o non risponde. Un italiano su due, inoltre, non è d'accordo sul fatto che l'Italia abbia concesso l'uso delle basi militari: contrario si è detto infatti il 49% del campione, mentre favorevole è il 41%, mentre il 10% è indeciso o non ha fornito risposta. Il 64% degli intervistati, inoltre, è convinto che la guerra provocherà tra i civili un numero di perdite «molto» elevato. Per il 10% il tributo di vite umane civili sarà invece «abbastanza» elevato, mentre il 17% prevede un numero di perdite «poco» elevato ed il 2% «per niente» elevato. Infine le previsioni sull'economia dei paesi occidentali: dopo la guerra, secondo il 54% degli intervistati, peggiorerà e per il 25% sarà migliore, mentre per il 7% resterà uguale. Quest'ultima domanda è quella con la più alta quota di risposte «non sa o non risponde: 14%.

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