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Ilaria Salis, neanche lei ci crede: "Sono felice, hanno capito che il problema è Orban"

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Ilaria Salis è salva, per ora. La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell'immunità all'eurodeputata di Avs, candidata quando era in carcere a Budapest con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni attivisti di destra. I contrari sono stati 13 e i favorevoli 12. La votazione finale si terrà in plenaria nella prima settimana di ottobre. "Sono incredula e felice. Il risultato di questo voto è il segno che molti alla Ue hanno capito che il problema è l'Ungheria di Orban, non il mio processo", esulta la brianzola che tira un sospiro di sollievo.

 

Parole riportate dal Corriere, a cui ieri aveva affidato un sorprendente appello a Giorgia Meloni e al suo governo. "Ribadisco che sono pronta a farmi giudicare in Italia, da un tribunale imparziale e che rispetti lo stato di diritto. Anche diversi colleghi di centrodestra mi hanno mostrato in questi giorni la loro solidarietà", afferma senza tuttavia fare nomi. Sui social mostra solo una sua foto in cui è sorridente con l'emoticon di una faccina felice. 

 

Salis racconta di aver appreso dell'esito favorevole del voto della Juri e di aver subito chiamato il padre Roberto: "Era felicissimo. Ma sappiamo che ancora questa vicenda non è finita". Lo stesso  genitore festeggia sui social: "Ogni tanto il mondo ha dei sussulti che rinfocolano la speranza nella giustizia vera. È solo un primo piccolo passo fondamentale per l'Umanità. Ed ora al lavoro per il secondo!". Poco prima aveva attaccato il governo: "La vera domanda da porsi è perché il governo Meloni, in oltre due anni e mezzo, non abbia mai fatto questo passaggio", ossia la richiesta di processo in Italia...

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