Garlasco, Angela Taccia sbotta a La vita in diretta: "Le mie foto ovunque perché..."
Il giovane avvocato, amica d'infanzia del suo assistito, i grandi occhiali e la felpa dei Negrita alla perquisizione a casa di Andrea Sempio. Nelle ultime settimane si è molto parlato su tv e giornali di Angela Taccia, che insieme a Massimo Lovati difende l'indagato per omicidio in concorso nella nuova inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, a Garlasco, per il quale è in carcere con una sentenza definitiva Alberto Stasi. La 35enne è finita al centro delle polemiche anche per il commento social con cui ha commentato il difetto di nullità nell'invito a comparire.al suo assistito che non si è presentato all'interrogatorio in Procura: "Guerra dura senza paura, Cpp we love you", su cui si è espresso anche l'Ordine degli avvocati di Milano senza tuttavia prendere provvedimenti. Taccia intervistata da Alberto Matano a La vita in diretta, su Rai 1 lunedì 26 maggio, si è prodotta in un lungo sfogo sulla sua esposizione mediatica dopo una domanda del conduttore: "Sta uscendo di tutto e di più sui giornali, perché anche i colleghi se ne staranno accorgendo che non solo si vuole colpire Sempio, ma tutti quelli che lavorano con lui, perché purtroppo è stato colpito al suo tempo anche il generale Garofano come nostro consulente".
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Sul post Taccia spiega che era stato postato "sulla mia pagina privata di Instagram ed è un proverbio, quindi non ho commesso nessun illecito deontologico, tanto che l'ordine degli avvocati non mi ha mai ripreso, tanto è vero che io non ho ricevuto alcun richiamo". E ancora: "Mi sembra strano che venga fuori questa notizia per giorni e giorni in un caso così importante e non si dica mai che il post è stato rubato, che pubblicare un proverbio non è illegale, che non sono andata contro l'onore e il decoro".
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L'avvocato parla poi della pubblicazione di foto in cui appare in abbigliamento informale, all'arrivo dei carabinieri a casa del suo assistito. "Ho visto mie foto in jeans e felpa, ma invece di dire che il giorno della perquisizione alle sei del mattino ero puntuale al mio assistito ci stiamo soffermando su jeans e felpa quando vivo da quattro mesi in tailleur, in tribunale, in procura, in carcere?". Lo sfogo continua: "Ci stiamo concentrando su delle frivolezze", lamenta Taccia, "non vorrei farla vittima, però sono giovane, donna, e guarda caso escono ovunque le mie foto in jeans e felpa durante una perquisizione, un blitz. Qualcuno guardi il mio lavoro, non la mia felpa".
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A quel punto Matano le chiede cosa si prova a trovarsi improvvisamente sotto ai riflettori e spesso descritta per l'aspetto estetico. "Provo una profonda amarezza, ma meglio che colpiscano me che Andrea Sempio che ha già i suoi guai - risponde Taccia - Poi ricorderei a tutti, soprattutto ai leoni da tastiera, che io faccio l'avvocato, non faccio la modella e quindi mi dispiace se non sono gradevole nel vestiario o nella pettinatura, e sono anche talpa e gli occhiali non li posso togliere, Mia nonna mi aveva insegnato di non dar peso alle critiche, se non a quelle che provengono da persone che conosco e che stimo. Prima di essere avvocato sono umana, quindi vi devo confessare che sto evitando di leggere qualsiasi cosa, perché quando leggo mi cadono le braccia", conclude.
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