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Dritto e rovescio, Cruciani a gamba tesa: "Esibizionista". Il duello con Ultima generazione

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Due universi opposti quelli di Giuseppe Cruciani, conduttore radiofonico de La Zanzara, e gli attivisti di Ultima Generazione. Dai quadri imbrattati e dai blocchi stradali, i militanti ecologisti hanno spostato il focus delle loro battaglie con la campagna "Il giusto prezzo" che prende di mira il settore del lusso. Nel corso della puntata di giovedì 3 aprile di Dritto e rovescio, il programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, il giornalista si trova davanti un attivista di Ultima Generazione, Aldo Riboni. La campagna contro il lusso per Cruciani "è ridicola, altamente ridicola. Non si capisce quale debba essere il giusto prezzo se non quello che decide ciascuno di noi quando va a mangiare. C'è la totale libertà di scegliere un ristorante che costa 15 euro oppure un ristorante che ne costa 300-400. La trovo ridicola perché la battaglia contro il lusso è in realtà una battaglia contro il lavoro. Il lusso non è riservato alle persone che guadagnano e che spendono. Il lusso crea posti di lavoro"; afferma il conduttore di Radio 24. 

 

Gli eco-attivisti hanno colpito ristoranti come quello di Carlo Cracco in Galleria a Milano e l'hotel di Bulgari a Roma. "Ovviamente Cracco è un simbolo, i ristoranti di lusso sono un simbolo. Abbiamo chiesto a Cracco di fare un'azione simbolica, non l'ha voluta fare - afferma Riboni - Il problema reale è che più di metà degli italiani fa fatica arrivare alla fine del mese, anche se lavora.E ci sono 4 milioni di italiani, di nostri connazionali, che non riescono a mettere insieme un pasto intero al giorno. Allora, il problema è che ci vuole un giusto prezzo per il cibo, per chi lo consuma". E ancora: "Abbiamo parlato di libertà. Se io col mio stipendio non posso scegliere cosa comprare, non sono libero. Allora, metà degli italiani non sono liberi in questo momento. Ci vuole un giusto prezzo che permetta ai consumatori di comprare il cibo".

 

Parole che non convincono Cruciani. Uno dovrebbe essere libero di pagare quello che crede? Per il giornalista quella di Ultima Generazione "è una battaglia di esibizionismo, e per carità va benissimo, fa parte di ognuno di noi. Ma non si capisce qual è la campagna che si porta avanti - critica Cruciani - mentre lontanamente si poteva capire la battaglia sul pianeta che la gente poteva percepire come concreta, da questo punto di vista francamente non si capisce qual è la battaglia".

 

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