
Garlasco, la svolta con il Dna? Roberta Bruzzone: "C'è un problema grosso"

La criminologa Roberta Bruzzone interviene a Ore 14 ospite di Milo Infante su Rai 2 per commentare gli ultimi sviluppi delle nuove indagini sul caso di Garlasco. L'amico del fratello di Chiara Poggi, uccisa nella sua casa nel 2007, Andrea Sempio indagato per omicidio in concorso con altri o con Andrea Stasi (condannato in via definitiva per il delitto), oggi si è recato in caserma per il prelievo del Dna. Seguirà una comparazione con il materiale genetico trovato sulle mani della vittima. Ma dove è stato trovato? "Su due dita della vittima, peraltro non ci sono i indicatori autosomici, c'è solo la Y, quindi solo il cromosoma Y, che avrebbe una compatibilità su almeno 13 loci per quanto riguarda il Dna di Sempio", spiega la criminologa.
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"Questo tipo di attribuzione effettivamente sarà possibile effettuarla, quantomeno per quanto riguarda una delle estrazioni effettuate dal materiale - afferma Bruzzone - Quindi in realtà che possa essere la Y di Sempio, o quantomeno altamente compatibile, non è un dato così scientificamente folle da sostenere". Insomma, parliamo di una quantità esigua di Dna ma un esame potrebbe dare un risultato significativo. Tuttavia, "il problema grosso è capire come ci arriva questo Dna, oltretutto perché è un materiale estremamente esiguo, abbiamo veramente di pochissimi picogrammi, tant'è vero che la lettura ha fornito solo la Y, non il resto del profilo, quindi già questo è un elemento abbastanza peculiare", argomenta la criminologa.
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Dunque, "il problema grosso è capire se ci sono modalità alternative di deposito di quel materiale. C'è un dato che posso condividere con voi perché è affidabile, ossia che Sempio effettivamente frequentava l'abitazione almeno fino alla settimana prima, ha utilizzato il computer che usava anche il fratello di Chiara e Chiara stessa all'interno dell'abitazione dei Poggi, e che effettivamente usava in maniera ampia quando stava lì, per cui è anche possibile, essendo un oggetto che veniva utilizzato da più soggetti, possa esserci stato un trasferimento da cosiddetto Touch Dna anche in una situazione alternativa a un contatto diretto". Insomma, la presenza di Dna di Sempio sotto le unghie di Poggi per Bruzzone non sarebbe di per sé derimente. Va altresì notato che la quantità di materiale "era veramente esigua e non è compatibile con un graffio o un'attività difensiva". Tuttavia le attività investigative della procura non si limitano alle tracce genetiche ma esaminano impronte, intercettazioni, analisi telefoniche, testimonianze.
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