
Federico Rampini non si tiene, profezia su Trump-Musk: un "pezzente" e un "genio"

Donald Trump giura a Washington pe ril secondo mandato da presidente degli Stati Uniti. Il tycoon è visto come "male assoluto" dalla sinistra nostrana anche per il rapporto con Elon Musk - che quando sosteneva i democratici andava benissimo... - ma Federico Rampini invita tutti a avitare la "demonizzazione di Trump". Quello descritto come il "male assoluto", ricorda l'editorialista del Corriere della sera ospite di Massimo Gramellini a In altre parole, "potrebbe sorprenderci in meno peggio", anche perché "durante la sua prima presidenza non è scoppiata nessuna guerra globale" mentre con il successore Joe Biden "abbiamo avuto l'Ucraina prima e il Medio Oriente dopo. Quindi attenti a giudicare dalle apparenze e attenti a inseguire questa demonizzazione a tutto campo di Trump", ha detto Rampini sottolineando quanto Donald sia stato decisivo per l'accordo di tregua tra Hamas e Israele.
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C'è poi il rapporto con il proprietario di Testa, X e Space X. "È verosimile che Trump e Musk a un certo punto litighino", prevede Rampini, perché "tra i due è ovvio lo squilibrio anche dal punto di vista della capitalizzazione". Trump è una "nanerottolo del capitalismo americano, ha fatto bancarotta più volte, è un pezzente del capitalismo, l'altro è l'uomo più ricco del mondo ed è anche un genio, Musk è il Thomas Edison del nostro tempo", afferma il giornalista che suscita l'ìronia di Fausto Bertinotti, anche lui ospite: "Musk un genio, ma può essere anche un genio del male...".
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