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Sciopero, i sindacati si smascherano da soli. Cerno: "Sentite cosa scrivono i Cobas..."

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Ancora uno sciopero, venerdì 13 dicembre, senza la riduzione di orario decisa dal ministro Matteo Salvini e annullata dai giudici del Tar. Se ne parla nella puntata di giovedì 12 dicembre di 4 di sera, su Rete 4. Il tema sollevato dal conduttore paolo Del Debbio è chiaro: perché sindacati e sinistra scendono in piazza quando i numeri del lavoro sono buoni come non si vedeva da anni?  Il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, commenta che "gli italiani sanno benissimo che le cose sono complicate, non è che gli italiani  che hanno votato la Meloni oppure quegli altri sono fessi e pensano che tu puoi risolvere la situazione in cui siamo con una finanziaria". C'è anche un altro aspetto da considerare. "Da questo a vedere che c'è il momento più alto di piazze che protestano nel momento in cui i dati dicono che c'è un miglioramento mi fa pensare che in quella piazza non ci siano propri lavoratori italiani che ci vengono a dire che cosa succede, ma ci sia una buona componente politica", commenta il direttore. 

 

Senza contare che le proteste cadono sempre a ridosso del fine settimana, dato che fa infuriare ancora di più i cittadini che restano a piedi e senza servizi. "A Roma ormai si dice giovedì gnocchi, venerdì sciopero. Io vorrei vedere Landini un giorno che va a lavorare invece che va a scioperare". Insomma, come dice il proverbio "il troppo stroppia, e a me sembra che ormai sia troppo - conclude Cerno - Mi sono andato a leggere le motivazioni dei vari scioperi e ho trovato questa del Cobas che è straordinaria...  Nelle motivazioni per cui domani non si sale sull'autobus e bisogna andare a piedi c'è scritto che c'è 'un crescente coinvolgimento dell'Italia nei teatri di guerra tanto ad est quanto nel sostegno al genocida governo israeliano'. Allora sapete cosa c'è fatemi andare a lavorare in auto, poi ne discutiamo da un'altra parte": 

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