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L'aria che tira, c'e Toti e Barbacetto si alza se ne va. Impallinato da Parenzo: "Pena di morte..."

Gabriele Imperiale
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Gianni Barbacetto si scaglia in diretta contro Giovanni Toti e poi lascia David Parenzo e gli altri ospiti di stucco. È l’incredibile scena andata in onda a L’Aria che Tira, il talk show mattutino su La 7 condotto mercoledì 16 ottobre dal conduttore de La Zanzara.  Che l’aria tra Barbacetto e Toti fosse pesante si era capito sin da subito, ma la mossa del giornalista de Il Fatto quotidiano ha davvero sorpreso tutti.

“David, io ti devo confessare che da un'ora che sono molto imbarazzato – esordisce lo scrittore milanese – sono molto imbarazzato a sentirmi fare la morale su tutte le questioni da uno che ha patteggiato una pena a due anni e un mese per corruzione”. In studio cala il gelo e mentre Toti sorride alle parole di Barbacetto, è lo stesso Parenzo a intervenire in prima persona: “La pena di morte non esiste ancora”, dice ironicamente.

Il giornalista va dritto sulla sua strada: “Io però non mi faccio fare la lezione a uno che ha appena patteggiato, che ha ammesso in qualche modo la corruzione – spiega – il patteggiamento per un reato così grave come la corruzione, corruzione per esercizio della funzione, dovrebbe studiare Toti, o meglio, ha studiato e lo sa bene”. Toti allora fa notare sarcasticamente: “Guardi c’ho passato l’estate, Barbacetto, a studiare”.

 

L’ex presidente della regione Liguria però rimane inascoltato e anzi la sua risposta alimenta la polemica tra i due. Le schermaglie tra i due continuano fino al clamoroso epilogo. Ancora una volta è Barbacetto a parlare: “È inaccettabile star qui a farsi fare la morale da questo personaggio – dice polemicamente, poi il colpo di teatro – Scusatemi: io me ne vado, non voglio far parte di questo teatrino”. 

Lo studio rimane di sasso, David Parenzo tenta di richiamare il collega e farlo rimanere in collegamento: “Mi dispiace che tu te ne vada ma non c’è nessuna santificazione, Toti ha pagato, ha fatto un patteggiamento…”. Toti sotterra la polemica con un sorriso: “Lo confessavo anche nelle mani di Barbercetto – spiega – potevo dire che ho messo la mia funzione a disposizione di tantissime imprese, sia che ci hanno finanziato o non ci hanno finanziato”. Parenzo decide di voltare pagina, ma prima di farlo si lascia scappare una clamorosa battuta: “Possiamo anche introdurre la pena di morte, se vogliamo…”.

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