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Stranieri a scuola, Capezzone: "Serve un limite, con il Pd un massacro di sbarchi"

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A 4 di sera, il talk-show di politica e di attualità condotto da Paolo Del Debbio, si è discusso di quanto successo a Fondi (Latina), dove la preside dell'Istituto Aspri "ha deciso di tornare sui suoi passi e rimodulare le tre classi di prima elementare", comunicando che ognuna sarà composta da 12 alunni stranieri e 6 italiani. Lo ha fatto sapere Beniamino Maschietto, sindaco di Fondi (in provincia di Latina). Daniele Capezzone, ospite di puntata, ha innanzitutto rilanciato una sua vecchia proposta. "Il percorso scolastico va individualizzato di più. Perché accettiamo che dal punto di vista sanitario la cura è personalizzata? Perché lo accettiamo per l'allenamento? Io resto convinto che, se sono più bravo di matematica, allora dovrei andare al corso avanti", ha spiegato il direttore editoriale di Libero. 

 

 

Il tema vero, per Capezzone, è che "serve un limite". "Non solo a scuola, ma su tutto. Dobbiamo contrastare l'immigrazione irregolare, ma tenere bassa anche l'immigrazione regolare perché non bastano i documenti", ha continuato il direttore editoriale di Libero. Partendo dalla vicenda di Latina, dove i genitori dei ragazzi "autoctoni" hanno chiesto in blocco il nulla osta per togliere i figli dalle sezioni nelle quali, secondo loro, "c'erano troppi stranieri", Capezzone ha continuato: "Non regge più il sistema di welfare, la scuola, la sanità. Ogni cosa diventa un inferno. Scaricata su chi? Sui bambini". 

 

 

Poi, rivolgendosi alla sinistra, sostenitrice dell'integrazione ma poco attenta agli svantaggi dell'accoglienza senza filtri, ha detto: "Voi fate dei gran bei discorsi alla fine dei quali vi sentite più buoni, ma non c'è mai un limite". I numeri, d'altronde, parlano chiaro. Ed è analizzando quelli che il giornalista ha voluto concludere: "Nei tre anni in cui il Partito Democratico era a capo di Palazzo Chigi, ci sono stati 500mila sbarchi. Un massacro", ha scandito dal centro dello studio. 

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