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L'aria che tira, Toti come una "profumiera". Cerno: la verità sulle intercettazioni

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Oltre 27.000 ore di intercettazione, e la frase più scottante è "quando ci vediamo? Ti devo chiedere un po' di robe". L'inchiesta che ha portato all'arresto ai domiciliari di Giovanni Toti, il governatore della Liguria, porta con sé non poche perplessità. Non solo per la tempistica dell'arresto, a un mese dalle elezioni europee. Il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno è intervenuto a L'aria che tira, su La7, e fa notare un aspetto significativo.

Le intercettazioni sono durate 1.340 giorni, e una parte minima è finita nelle 150 pagine di ordinanza. "Poi vedremo se Toti è intervenuto davvero a far cambiare cose che la regione avrebbe fatto lo stesso - commenta Cerno -  perché non vedo indagato nessuno di quelli che hanno firmato gli atti. O si sono firmati da soli oppure non si capisce bene perché manchi un pezzo". 

 

Insomma, abbiamo atti legittimi e finanziamenti dichiarati. Un'anomalia in un caso di presunta corruzione. "Gli atti di una pubblica amministrazione hanno una firma, se tu fai una proroga non è che la firma il governatore" ma  questa passa attraverso "uffici, dirigenti, funzionari... e non c'è nessuno indagato", fa notare il direttore. Tuttavia Toti da alcuni giornali e dall'opposizione è già condannato. Ma dalle 9mila pagine di atti il Toti che emerge è la "figura di una 'profumiera' - commenta Cerno - questi imprenditori che cercano di vedere i politici dappertutto, perché secondo me se fanno altre intercettazioni arrestano tutti i presidenti delle regioni perché non ce n'è uno che non è andato almeno una volta a cena con quelli che hanno vinto gli appalti per le scuole o per la sanità, ma figuriamoci se non si conoscono e non si incontrano, ma chi volete prendere in giro?". Poi c'è Aldo Spinelli, l'imprenditore portuale arrestato nell'inchiesta: "Telefona più di un call center, chiamava ogni 5 minuti - racconta il direttore parlando con il conduttore David Parenzo - come chiamava ai tempi" delle amministratori precedenti. Insomma, tanto fumo e poco arrosto. 

 

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