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Fuori dal coro, catastrofismo ambientalista. Capezzone a valanga: "Profeti farlocchi"

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"Sono contento di fare qui, in questa trasmissione, questo ragionamento. Fuori dal coro è una delle pochissime trasmissioni che ha avuto la stessa posizione sul Covid e sugli eventi di ambientalismo estremo": così Daniele Capezzone ha esordito. Ospite di Mario Giordano, il direttore editoriale di Libero ha voluto approfondire il tema dell' "integralismo" e del "catastrofismo ambientalista". "Il progetto è la paura: quando vi hanno spaventato, quando vi hanno messo in terrore, è dimostrato che possono fare di tutto. Stiamo per morire, siamo in pericolo, ci uccideranno. E allora? Allora non valgono più diritti, libertà e Costituzione", ha detto il giornalista riferendosi alle reazioni forti di chi, in passato, si è opposto al sano allenamento del dubbio e alla messa in discussione delle "certezze". 

 

 

"Ci vogliono i competenti, gli scienziati. Poi dicono un sacco di pu***nate, però la scienza ha parlato e chi non è d'accordo è un negazionista", ha continuato Capezzone in merito alla pandemia e a chi ha bersagliato i no vax. "Questo approccio farlocco, finto va smontato", ha scandito alzando il tono della voce. Dal Covid è passato all'ambiente e alle teorie di chi crede che l'uomo stia devastando il Pianeta. "Gli svalvolati si fanno chiamare Ultima Generazione perché fanno pensare che dopo siamo tutti morti perché la natura si vendicherà. E in questo modo ce la mettono in quel posto. Morale: respingete questi profeti farlocchi, usate la testa e dubitate di tutto", ha concluso il giornalista. 

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