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Quarta Repubblica, il contro-monologo di Cruciani: "Scurati? Dategli Rai3!"

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A Quarta Repubblica va in onda il contro-monologo di Giuseppe Cruciani non tyanto sul 25 aprile, quanto sulla vicenda della (inesistente) censura ai danni di Antonio Scurati. Non solo lo scrittore di "M. Il figlio del secolo" doveva recitare il suo sermone, afferma il conduttore de La Zanzara, ma sarebbe opportuno affidargli "un programma, o tutta Rai3, così Giorgia Meloni dal 26 passa al 40 per cento". Ospite di Nicola Porro come di consueto a Un tavolo per due, la coda più caustica del programma di Rete 4, lunedì 22 aprile, Cruciani parte a spron battuto: "Il mio monologo è questo: nessuno minaccia seriamente Antonio Scurati. Non faccia la vittima. Anzi, deve solamente ringraziare per questa enorme pubblicità che gli hanno regalato", afferma il giornalista. 

 

La mancata partecipazione al programma di Serena Bortone Chesarà ha amplificato la visibilità del personaggio. Scurati "dovrebbe accendere i ceri ai dirigenti della Rai e pure alla Meloni, è inutile che fa la vittima perché nessuno minaccia la sua vita. Invece il suo conto in banca aumenterà certamente", è la stoccata del conduttore di Radio 24. In ogni caso, "Io avrei fatto fare un intero comizio a Scurati, forse gli avrei dato un'intera trasmissione", è l'iperbole di Cruciani. Il monologo in questione, naturalmente, non era sul 25 apriule ma era un attacco al governo attuale, "propaganda" afferma Cruciani, ma il centrodestra ha vinto le elezioni anche per questo. "Dategli un intero canale", afferma Cruciani riferendosi a Scurati, "e vedrete che i voti della Meloni dal 26 passeranno al 40 per cento". 

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