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Tagadà, Cerno smaschera Serracchiani su Bari: "pasionaria" quando fa comodo

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Per comprendere la gravità della situazione di Bari "bastava leggere le carte". Insomma, il bubbone pugliese è esploso e non solo per i racconti del governatore Michele Emiliano sulla visita con l'allora assessore e attuale sindaco Antonio Decaro dalla figlia di un boss di Bari vecchia, poi in parte smentita. Il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, interviene sul caso a Tagadà, il programma di Tiziana Panella su La7, e si scontra con la deputata del Pd, Debora Serracchiani. Insomma, "bastava leggere le carte dell'inchiesta che ha portato a 130 arresti invece di andare in piazza a far politica  per rendersi conto, che forse all'insaputa di Decaro perché altrimenti sarebbe indagato, sotto di lui non c'è un'azienda municipalizzata di Bari o un ente che abbia a che fare con la politica di Bari che non sia pieno di mafiosi", tuona Cerno. "E non lo dico io, lo dice la procura della Repubblica e lo dice il presidente della Regione in piazza che loro, per poter fare la Ztl a Bari, devono andare a chiedere protezione a casa di un boss mafioso". 

 

Ben altro rispetto all'antimafia "di Falcone e di Borsellino" argomenta il direttore. Insomma, quando uno riceve una minaccia "va in Procura" non va a casa di un boss per chiedere di "lasciare in pace l'assessore amico suo". E ancora: quello che c'è a Bari è "abominevole", e se fosse successo "a Venezia da Brugnaro o a Cagliari da Truzzo avremo la rivoluzione popolare" e la sinistra in piazza. "Stiamo parlando del fatto che il Comune di Bari è infiltrato dalla mafia a un livello senza precedenti, dov'era il signor prefetto?", è l'interrogativo di Cerno. 

 

Serracchiani come il resto del suo partito fa quadrato su Decaro. "Al direttore chiede se questa stessa convinzione" su Bari "la esprime anche per esempio sul comune di Fondi, quando la destra non volle che venisse commissariato?". La reazione di Cerno non si fa attendere: "Certo che la esprimo esattamente identica, e mi meraviglio come Debora Serracchiani dopo aver chiesto chiarezza" per Fondi non faccia lo stesso per Bari. "Ha fatto per vent'anni la passionaria del Pd per la legalità e oggi non dice che bisogna chiarire quello che succede a Bari, non la riconosco più", conclude il direttore de Il Tempo

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