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L'aria che tira, Gasparri "brucia" il titolo a Parenzo: "Il campo largo è il nostro"

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Le regionali in Basilicata mandano in tilt del centrosinistra con l'effetto collaterale di allargare il campo del centrodestra. Maurizio Gasparri commenta gli ultimi sviluppo del dibattito per le prossime elezioni amministrative nel corso de L'aria che tira, su La7. Il centrodestra punta su Vito Bardi, presidente di Regione uscente. "Noi abbiamo insistito su Bardi perché sapevamo che c'erano un po' di problemi nel campo altrui, non lo voglio chiamare né rotto né largo né stretto". Azione ha nelle sue file Marcello Pittella, ex governatore, e come noto c'è stato un grande dibattito nel centrosinistra sfociato nell'audio choc per cui il calendiano si è scusato.  "Non ha trovato intese a sinistra, poi ne hanno provati altri ma non voglio infierire", continua Gasparri. Inomma, la Basilicata "non è la California, le dinamiche locali hanno un'incidenza rilevante". 

 

A quel punto l'ospite di David Parenzo prende un articolo di Paolo Mieli che "se la prende con Roberto Speranza, che è di Potenza", racconta Gasparri, e alla richiesta del Pd di correre nella sua regione avrebbe risposto "ma io sto in Serie A, posso tornare in serie B? Offendendo la sua nascita", è la stoccata di Gasparri che sintetizza: "Quello non vuole tornare in serie B, quell'altro si arrabbia..,", insomma il campo largo è un campo minato. Poi la svolta di Azione di Carlo Calenda che ha fatto sapere di sostenere Bardi. "Il campo largo lo abbiamo fatto noi, questo è il titolo", annuncia il forzista con Parenzo che ironizza: "Regia, quando parla Gasparri mettiamo 'trasmissione autogestita e in autogestione'", 

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