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Navalny e il "volto dittatoriale" di Putin, Gasparri: "Impero del male"

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Mistero sulla morte di Alexey Navalny, l'oppositore numero uno di Vladimir Putin. Novaya Gazeta Europa ha appreso che il corpo del dissidente si trova nell’obitorio dell’ospedale distrettuale di Salekhard, in Siberia. Secondo una fonte delle unità paramediche, poi, il cadavere presenterebbe dei lividi, per quanto apparentemente non derivanti da percosse. Di questo e del potere del presidente della Russia si è parlato a Stasera Italia, il programma di politica e di attualità di Rete 4. La conduttrice Sabrina Scampini ha chiesto a Maurizio Gasparri di esprimersi sul tema. "Io ho passato la mia giovinezza, la mia adolescenza con l'impero del male dell'Unione Sovietica. La Russia era un impero che schiacciava mezza Europa e aveva sottomesso Paesi alla sua dittatura", ha premesso il capogruppo di Forza Italia. 

 

 

Poi l'ospite di Scampini ha continuato: "Per fortuna nel 1989 il crollo del comunismo, il crollo del muro di Berlino. Si è aperta una stagione nuova". Ma Maurizio Gasparri è ritornato alla vicenda di Navalny e a Putin: "Purtroppo alcune costanti della storia si ripropongono. La Russia aggredisce l'Ucraina perché ha pensato l'Ucraina come una cosa propria. Putin mostra il volto autoritario, dittatoriale". 

 

 

"Navalny? La condanna, la posizione non può che essere quella che abbiamo espresso. Tuttavia, io mi chiedo se non sarebbe stato meglio proseguire quella politica di dialogo dopo il crollo del muro di Berlino. Io ricordo Berlusconi. Accordi tra la Russia e la Repubblica federativa russa. I torti sono tutti dalla parte dei russi e di Putin, non c'è dubbio, ma la Russia è così da secoli. Quando c'erano gli zar, era la stessa cosa", ha concluso il capogruppo di Forza Italia. 

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