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Otto e mezzo, Giannini punta Venier per il caso Ghali. Ma Gruber spiazza tutti

Gabriele Imperiale
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A Mara Venier fischieranno parecchio le orecchie. La popolare conduttrice televisiva Rai infatti è finita al centro delle polemiche dopo l’ultima puntata di Domenica In – quella condotta dal palco dell’Ariston all’indomani della serata finale del Festival di Sanremo – e continua a tenere banco la sua gestione del caso Ghali prima e di quello di Dargen D’Amico poi.  E ieri nel salotto di Lilli Gruber su La 7, gli ospiti – Massimo Giannini in testa – hanno commentato la vicenda. Durissima la critica dell’editorialista de La Repubblica alla Venier dopo aver ricostruito un festival che sotto l’aspetto delle polemiche politiche, secondo lui, è stato “piuttosto piatto”. 

 

 

“L'unica cosa che c'è stata è una battuta di Ghali che ha concluso dicendo ‘stop al genocidio’, solo questo – ricostruisce l’ex direttore de La Stampa che poi argomenta la sua tesi citando anche il caso D’Amico – è stato zittito da Mara Venier soltanto perché stava parlando del beneficio che le migrazioni apportano in un paese a bassa demografia come l’Italia”. Giannini, come sempre, è un fiume in piena: “Cioè una cosa totalmente neutra, neutra – dice – Io ho visto nelle immagini, lo sguardo terrorizzato di Mara Venier che probabilmente guardava il funzionario Rai, quello che cantava all’epoca Renato Zero. È intervenuta e ha detto ‘no, però qui parliamo solo di canzoni’”. 

 

 

La padrona di casa di Otto e Mezzo a quel punto interviene e spiazza gli ospiti e i telespettatori. “Intanto, Mara Venier la salutiamo e ovviamente la invitiamo – dice a favore di telecamera – Diciamo anche che l'hanno lasciata ieri a Domenica In con una patata bollentissima, con una grande grana da gestire, perché le polemiche erano già infuriate”. Giannini non vuole saperne però di abbassare i toni. “Diventa un problema persino se un cantante dice cessate il fuoco e l'altro dice i migranti apportano un contributo importante al nostro paese? Tele-Meloni, caro Italo – si rivolge all’ex direttore del Secolo d’Italia, Italo Bocchino – ha un problema persino per questo?”. “Solo per Repubblica, una bufala al giorno”, ribatte Bocchino. Giannini però vuole chiudere il suo ragionamento: “E quando dico autocensura parlo per Mara Venier che è la più grande straordinaria conduttrice televisiva che abbiamo – spiega – a 73 anni ha ancora il problema di dover rendere conto al funzionario Rai?”. Bocchino però risponde colpo su colpo e chiude momentaneamente la partita: “Perché è una persona seria”.

 

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