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Otto e mezzo, Montanari spiazza tutti: "A Firenze il Pd dice di votare a destra

Luca De Lellis
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Un annuncio che ha il sapore amaro della critica, feroce. È quello lanciato da Tomaso Montanari nel corso della puntata di Otto e Mezzo, in onda su La7 sotto la conduzione di Lilli Gruber. Infatti, il rettore dell’Università per stranieri di Siena, ha svelato i progetti per il suo prossimo futuro, che riguardano da vicino la città di Firenze. Le lacune grossolane mostrate nell’amministrazione del capoluogo toscano da parte del sindaco del Partito Democratico Dario Nardella hanno condotto lo storico dell’arte a intervenire in prima persona per cercare di rimediare a una situazione disastrosa: “Questa è una città che vede espellere i residenti da un turismo senza governo, che vede le periferie come discarica di un disagio sociale e diseguaglianza profonda, in cui non si riesce a trovare una casa in affitto, è una città che è solo una merce dei ricchi e dell’uso”. E, ha tuonato Montanari, “non è possibile che la candidata che il Pd ha scelto per la successione al sindaco Dario Nardella, senza aprirsi a un confronto vero con la città, e senza fare nemmeno le primarie, possa riferire che l’unica discontinuità possibile è la destra”. Cioè, pare inaccettabile che “chi vuole cambiare queste cose debba sentirsi dire dal Pd che deve votare a destra”.
Al fine di ovviare a tale condizione di mancanza di alternative valide al consueto dualismo tra destra e sinistra, Tomaso Montanari ha formato l’Associazione 11 agosto che diventerà una lista che potrebbe candidarsi alle elezioni comunali di Firenze.

 

 

 

 

Il diretto interessato, interpellato da Gruber sul tema, ha delucidato sulla mission del movimento: “Per le elezioni vediamo cosa succederà, l’associazione è ancora come i fiori che devono sbocciare. Se davvero un movimento di cittadini senza padroni e senza appartenenze politiche riusciranno a realizzare un movimento civico che voglia cambiare Firenze in senso costituzionale, io ho detto che, nella misura della compatibilità con l’essere rettori di un Università di un'altra città, sono disposto a candidarmi in consiglio comunale”. Ma cos’è questa associazione e perché si chiama così? “L’11 agosto è la liberazione di Firenze, questo vuol dire che è un’associazione antifascista, ma vuol dire anche che il progetto della Costituzione che parte dalla liberazione, è un progetto che mette al centro lo sviluppo della persona umana. E come diceva Sandro Pertini (ex Presidente della Repubblica, ndr) quando si smette di costruire giustizia sociale quel progetto si arena”. Importante è carpire, nell’eventualità che il progetto dovesse andare in porto, da che parte si schiererà questa lista. Intanto Montanari manda una frecciata ai Dem e alla loro segretaria: “Il nemico non è il Pd, il problema è che a Firenze il Pd di cui ha parlato Elly Schlein non è mai arrivato. Nardella era candidato a fare il vice di Stefano Bonaccini, cioè un altro modo di vedere il Pd, e in questa città coincide con un sistema di potere”. E tale – chiosa l’ospite di Otto e Mezzo – è la ragione per la quale “le città della Toscana, a una a una, si stanno spostando a destra. Ecco, prima che succeda anche a Firenze, i cittadini e le cittadine si devono dare una svegliata”.

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