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Papa Francesco difende le benedizioni arcobaleno: "La Chiesa accoglie tutti"

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Papa Francesco, intervistato da Fabio Fazio a «Che tempo che fa», sul Nove, risponde a una domanda sulla benedizione alle coppie gay. L'apertura contenuta nella dichiarazione “Fiducia supplicans“, il documento del Dicastero per la dottrina della fede approvato dal Pontefice, ha scatenato un aspro dibattito nella Chiesa. I vescovi africani hanno annunciato che non si adegueranno alla disposizione, posizione che si sovrappone allo scontro con la fazione più conservatrice della Curia. "Quando si prende una decisione c’è un prezzo di solitudine da pagare. A volte le decisioni non sono accettate. Ma la maggior parte delle volte in cui la decisione non viene accettata è perché non si conosce - spiega Bergoglio da Fazio -  Se non piace una decisione ci si può confrontare, ma se non si esprime nulla ci si chiude in una resistenza".

 

Il cuore della Chiesa è l'accoglienza, dice il Pontefice. "Il Signore benedice tutti. Tutti coloro che sono capaci di essere battezzati, quindi ogni persona, poi la persona deve entrare in contatto con la benedizione e vedere che strada prendere, ma la Chiesa non può condannarle dall’inizio - ha aggiunto Bergoglio -. Lo dico sempre ai confessori: perdonate tutto. In 54 anni che sono prete ho negato il perdono una volta sola: per l’ipocrisia. Sempre ho perdonato tutto, con la consapevolezza anche che la persona ricadrà, ma il Signore perdona".

 

Tra i tanti temi toccati nell'intervista, Francesco ha spiegato che le dimissioni sono una "possibilità" per tutti i papi ma che non sono all'orizzonte, e ha annunciato un possibile viaggio in Argentina, "nella seconda parte dell’anno", il suo Paese natio nel quale non si è più recato dopo l'elezione al soglio di Pietro. 

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