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Vittorio Feltri: lo dico da sempre, ecco perché Rosa e Olindo sono innocenti

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Vittorio Feltri è certo dell'innocenza di Olindo Romano e Rosa Bazzi, e non dal via libera al processo di revisione per la strage di Erba, 17 anni fa, dopo che la corte d'appello di Brescia ha recepito l'istanza presentata dai difensori della coppia, già condannata definitivamente all'ergastolo, e dal pg Cuno Tarfusser. Il direttore editoriale del Giornale spiega di essere "molto contento" per la riapertura del caso perché "le prove raccolte (che peraltro non c’erano) non potevano assolutamente incolpare due persone che hanno fatto una confessione ridicola perché evidentemente gli investigatori avevano trovato il loro punto debole", spiega in una intervista a Libero.

 

Insomma, per Feltri sono diversi i motivi per cui Rosa e Olindo non possono essere gli autori dell'efferato omicidio di Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini e del tentato omicidio di Mario Frigerio, avvenuti l'11 dicembre 2006. Il primo riporta alall confessione della coppia: "Rosa e Olindo erano smarriti di fronte a certe accuse e siccome gli investigatori gli avevano promesso mari e monti se avessero confessato, i due da autentici allocchi hanno abboccato e hanno rilasciato una confessione che d’altro canto non sta in piedi", afferma Feltri. Non solo.  Mario Frigerio "che è stato massacrato, ma che è riuscito a sopravvivere alla strage, quando fu interrogato, disse che non era Olindo quello che l’aveva colpito e fece una descrizione contrastante con l’aspetto del signor Romano. Non lo citò neppure, eppure lui e Olindo vivevano nello stesso palazzo. Mi sono insospettito perché dopo qualche giorno anche Frigerio cambiò versione e dichiarò che l’aggressore era Olindo. La condanna è avvenuta su questi fatti qui", afferma Feltri che da subito aveva ritenuto impossibile che la coppia avesse compiuto la strage. 

Anche perché in casa loro "non c’erano tracce di sangue" o "abiti sporchi, nulla. Nonostante ciò li hanno condannati perché urgeva trovare dei colpevoli da dare in pasto all’opinione pubblica che era provata per quel delittaccio multiplo", afferma il giornalista.E poi manca il movente, rimarca Feltri. Ma perché ci si è concentrati solo sui due vicini? "La cosa più urgente era trovare un colpevole per l’opinione pubblica", spiega, "e poi c’è una certa abitudine alla sciatteria nelle indagini e nel trarre le conclusioni. Ne consegue che questi signori sono vittime di un pressapochismo giudiziario che mi lascia veramente interdetto". Lascia poi "sbigottiti" il tempo passato dalla riapertura del caso. 

 

Nell'intervista vengono citati altri due casi clamorosi. Il primo è quello dell’omicidio di Chiara Poggi nel 2007, il famoso delitto di Garlasco. Nel 2015 la Corte suprema di cassazione ha riconosciuto definitivamente come unico colpevole del delitto il fidanzato della vittima Alberto Stasi. "Quel ragazzo è stato assolto in primo grado e in appello, e poi in Cassazione è stato condannato. Allora vuol dire che i giudici di terzo grado hanno dato degli imbecilli ai giudici di secondo e di primo grado, non so se è chiaro il discorso", commenta Feltri.. Il secondo è quello di Enzo Tortora, il presentatore tv divenuto suo malgrado l'icona delle vittime delle storture della giustizia. "Ero stato assolutamente il primo" e dubitare delle accuse al conduttore di Portobello "e anche lì non è che abbia fatto un atto di eroismo, semplicemente ho letto le carte e ho visto cose assurde che non stavano né in cielo né in terra". Accadrà lo stesso per Rosa e Olindo? Feltri è convinto che "la spunteranno" ma "non sarà un trionfo della giustizia ma una vergogna della giustizia che ha messo in galera per diciassette anni due persone innocenti costrette a confessare con la blandizie e con delle promesse che non sono state mantenute".

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