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Matthew Perry, la strana morte del "Chandler" di Friends

Angela Bruni
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Alla fine la poltrona nera è rimasta vuota, per sempre. Matthew Perry, l’attore che ha dato il volto e la risata a Chandler Bing in «Friends», è morto sabato nella sua casa di Los Angeles. A trovarlo, nella sua Jacuzzi, l’assistente. In casa non sarebbero state trovate tracce di droga: l’attore, di 54 anni, aveva raccontanto nel suo libro «Friends, Lovers and the Big Terribile Thing» la sua lotta contro l’alcol e la droga. Perry la mattina di sabato avrebbe giocato a pickleball e poi avrebbe chiesto al suo assistente di fare una commissione. Tornato dopo due ore, lo avrebbe trovato già incosciente nella Jacuzzi, chiamando poi il 911. I soccorsi sarebbero stati allertati per un probabile arresto cardiaco che potrebbe aver causato l’annegamento. La polizia è al lavoro per ricostruire la dinamica della morte: la verità infatti si potrà conoscere soltanto dopo l’autopsia.

Intanto il mondo di Hollywood e non solo piange la sua scomparsa. Se «Friends» ha segnato un’epoca, a cavallo degli anni ’90 e i primi del 2000, «Chandler» ha rappresentato per moltissimi fan il fulcro creativo e divertente della serie, con il rapporto unico d’amicizia con Joey Tribbiani, interpretato da Matt LeBlanc. Tempi comici perfetti e un’ironia irresistibile, Perry ha costruito un personaggio icona della serie, capace di conquistare tutti coloro che lo hanno amato. Irresistibili anche i «bloopers» che mostrano l’affiatamento che si era creato sul set e la sua capacità di far ridere chiunque fosse con lui. Dietro il sorriso c’era, come spesso accade, un profondo dolore che Perry ha messo nero su bianco nel suo libro, «Friends, amanti e la Cosa Terribile», in cui racconta la sua lotta con le dipendenze da alcol e droga. La difficoltà a controllare il peso durante la sitcom, le prime bevute a 14 anni tanto da essere alcolista a 18 anni con seimila riunioni dell’Anonima alcolisti fatte nella sua vita con quindici ricoveri in centri di riabilitazione solo per l’alcol. Sessantacinque volte è stato disintossicato e ha speso tra i 7 e i 9 milioni di dollari per sottoporsi a cure e tornare sobrio per poi combattere con gli oppioidi.

A causa dei suoi problemi di dipendenza, l’attore confessò di non ricordare tre anni del periodo in cui ha recitato in «Friends», tra la terza e la sesta stagione. A ricordarlo la serie ufficiale «Friends» e la Warner tv, che l’ha prodotto ma anche il premier canadese Justin Trudeau che conosceva l’attore (la madre di Perry Suzanne Marie Morrison Langford è stata la segretaria stampa del primo ministro canadese Pierre Trudeau)

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