Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Eredità Armani, come cambiano le azioni: a chi andrà l'impero in futuro?

Esplora:

Gabriele Imperiale
  • a
  • a
  • a

Giorgio Armani guarda al futuro e al dopo di lui. Lo stilista piacentino che con i suoi capi ha vestito vip e capi di stato ha infatti tracciato la strada della sua creatura anche quando lui non sarà più a capo dell’azienda. “Due categorie di azioni prive del diritto di voto” è la maggiore novità della futura Giorgio Armani spa deliberata da un’assemblea straordinaria. Una decisione che aprirebbe a una struttura del capitale più flessibile e aperto a nuovi investitori ma senza poteri decisionali. L’azienda, interpellata da Il Corriere della Sera, ha risposto con un “no comment” sulla decisione dell’assemblea ma è ben nota la lungimiranza di Armani, 89 anni e tra gli uomini più ricchi d’Italia. Già nel 2016 infatti ha delineato il quadro della successione in un orizzonte di stabilità, definendo il nuovo statuto della holding che entrerà in vigore solo dopo la sua uscita dalla sua holding di moda. 

 

 

Nulla si sa riguardo questo misterioso statuto ma quello che è certo è che il 26 settembre scorso il fondatore del gruppo e socio al 99,9% - Giorgio Armani - ha convocato l’assemblea proprio per apportare le modifiche di cui si legge anche nel verbale: “Il Presidente illustra le modifiche allo statuto che si propone di adottare e che si sostanziano nella creazione di due categorie di azioni prive del diritto di voto”. Invariata la denominazione, la sede, l’oggetto e la data di chiusura del bilancio. Ma come saranno nello specifico queste azioni senza voto? Avranno un valore che non potrà essere superiore alla metà del capitale sociale e, in poche parole, con il nuovo strumento potranno convivere soci con potere decisionale e altri che “staranno a guardare” investendo liquidità nell’azienda. Entrambi ovviamente però si spartiranno i dividendi. 

 

 

Rimane da risolvere solo un nodo nella questione successione: chi erediterà l’impero di Armani? Innanzitutto Il gruppo gode di ottima salute. Il 2022 Armani ha chiuso con ricavi per 2,35 miliardi (+16,5% rispetto all’anno precedente), Ebit a 202 milioni (+30%) e utile netto in calo a 162 milioni (169,9 nel 2021). Ma lo stilista non ha eredi diretti. Ha tre nipoti tutti nel CDA: Silvana e Roberta, figlie del fratello Sergio scomparso anni fa e Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna. Con loro nel consiglio siedono anche il manager e amico dello stilista, Pantaleo Dell’Orco e l’imprenditore Federico Marchetti, fondatore di Yoox. Chi sarà l’erede ancora non è dato da sapere.

Dai blog