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De Girolamo intervista Boccia: botta e risposta "in famiglia" sul salario minimo

Gabriele Imperiale
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Dopo giorni di indiscrezioni ecco risolto il giallo dell'intervista. Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico al Senato, si siede nel salotto di Avanti Popolo, il programma su Rai 3 di Nunzia De Girolamo, sua moglie da oltre 12 anni ed ex esponente del Centrodestra. Il dem, arrivato sorridente e a suo agio come fosse a parlare con la moglie sul divano di casa, risponde alle domande di De Girolamo che gli dà il benvenuto subito nella sua realtà televisiva.  Dopo un saluto quasi imbarazzato, subito i temi caldi e le domande scomode: “Io ho fatto il ministro prima di te, dopo hai fatto il ministro tu, con una differenza: io sono sempre e comunque stata la moglie del ministro” esordisce De Girolamo. “Tu” ricorda la conduttrice “non sei stato mai il marito del ministro. Secondo te perché?”.

“La nostra società è maschilista” risponde Boccia. “Bisogna essere sinceri” ribadisce il dem ma non fa tempo a sostenere la sua difesa che De Girolamo prende di nuovo la parola: “Tutte bellissime parole ma io devo interrompere perché penso che questo paese lo si cambia con il buono esempio” e - la conduttrice ricorda - “quando ho partorito Gea (la figlia nata dalla coppia), il congedo parentale l'ho preso io e tu sei andato al lavoro” - ci ripensa – “anzi per essere precisa dopo una settimana sei andato a vedere una partita di pallone insieme a mio padre. Bell'esempio di maschio” chiosa sorridendo la De Girolamo.

Altro tema, altro scambio di battute. Il salario minimo. Boccia spiega perché il suo partito vorrebbe il salario minimo e perché è giusta la battaglia dei dem. Ma l’invito finale anche alla destra ad appoggiare le idee di Elly Schlein, da il là a De Girolamo per punzecchiare di nuovo il marito. “Devo fare l’avvocato del diavolo” dice la conduttrice “siete stati un sacco di anni al governo con un sacco di governi diversi, ma perché non l'avete fatto voi questo salario minimo?” domanda. 

Boccia sorride ma risponde quasi piccato. “Questa cosa mi dispiace che la dica tu” dice il dem “questa è la retorica - secondo me sbagliata - che utilizza la destra in questo momento dimenticando che nei governi in cui è stato il Pd per ragioni diverse” ricorda l’ex ministro “c'è stata anche la Lega, c'è stata Forza Italia” il riferimento è ai governi Monti e Draghi. De Girolamo riprende però ad incalzarlo “ma non vi siete fatti la domanda che probabilmente in alcuni governi non ci dovevate entrare?” il pubblico applaude.

Moglie e marito continuano la loro chiacchierata e tra ricordi familiari e politica, arriva un altro tema: gli insulti al Premier Giorgia Meloni di alcuni militanti della Cgil ritratti in un video rilanciato anche dal Presidente del Consiglio sui suoi social. Dopo aver liquidato come imbecilli gli autori degli insulti, Boccia però non apprezza la ricondivisione del video da parte di Meloni. “Pubblicare questo video e poi dire ‘ditemi se siete d’accordo’ non è segno di grande stile” evidenzia lui. “Non doveva pubblicarlo secondo te?” domanda lei. “Se facciamo le vittime” prova a difendersi lui “non costruiamo nulla di nuovo”.

De Girolamo però arriva puntuale: “c'è un tema: probabilmente se il presidente del consiglio fosse stato uomo quelle frasi non sarebbero state dette”. Lui però prova a stemperare la tensione, rivolgendosi al pubblico: “guarda me, guarda me” lo richiama all’ordine; “cerca di ascoltare. Ti sto dicendo una cosa: se una donna fa il presidente del consiglio” sottolinea De Girolamo “ogni volta che una donna è esposta c'è la tendenza a dire puntini puntini puntini. Non si fa mai con voi” chiude la conduttrice. Applausi e poi ricordi, la guerra in Medio-Oriente e qualche flash sul futuro e sulla volontà del marito di ritornare nella natia Bisceglie. Un tête-à-tête intimo e a ritmi diversi che si è chiuso con il più classico dei “ci vediamo a casa”.

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