Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Belve, Fagnani nel mirino di Grasso: "Ha creato un suo spazio ma...". Gli "inciampi"

  • a
  • a
  • a

Francesca Fagnani è finita nel mirino di Aldo Grasso. È da poco iniziata la nuova stagione di Belve e la conduttrice è sotto la lente d'ingrandimento del pubblico e degli esperti. Se i telespettatori incoronano la regina delle "belvate", pubblicando frammenti delle puntate del programma anche a giorni di distanza dalla messa in onda, Aldo Grasso sottolinea gli "inciampi" della giornalista. Tra i fattori che meno convincono il critico televisivo c'è la scelta di leggere le domdande dalla famosa agenda rossa e la tendenza a interrompere gli intervistati sul più bello. 

 

 

Nell'articolo firmato per il Corriere della Sera, Aldo Grasso dedica spazio al programma rivelazione di Rai 2, Belve, e alla sua conduttrice. "L’esito più auspicabile è che Francesca Fagnani intervisti sé stessa, belva contro belva, graffio contro graffio, sgabello contro sgabello. Il motivo è molto semplice: di belve in giro non ce ne sono tante e quelle più feroci giustamente stanno rintanate": così esordisce il critico. Poi il giornalista continua e spiega: "«Belve» (Rai2) si fonda su una famosa convinzione di Elias Canetti che in «Massa e potere» sostiene che porre delle domande è una forma di tirannide: «La libertà della persona consiste per buona parte in una difesa dalle domande»". 

 

 

Per Aldo Grasso il gioco scelto da Fagnani è proprio questo: porre delle domande "scomode" e vedere la reazione degli ospiti. Il critico dunque fa luce su quelli che per lui sono alcuni "inciampi" della giornalista. In primo luogo, "ci sono momenti in cui Francesca Fagnani legge troppo, reitera un difetto che caratterizzava anche i famosi «faccia a faccia» di Giovanni Minoli: fatta la domanda, bisognerebbe di più concentrarsi sulla risposta, non lasciarla mai cadere perché spesso il meglio viene interrotto dall’urgenza di fare una seconda domanda, già preparata", scrive l'esperto. Ma non basta. Grasso è convinto che sia anche necessario diminuire il numero delle citazioni. Non gli piacciono poi gli spazi dedicati agli altri volti del programma come Vincenzo De Lucia e le Eterobasiche: "Corpi estranei", li definisce. La chiosa del critico lascia però ben sperare: "Resta il fatto che Francesca Fagnani è stata brava a crearsi uno spazio a sua misura e questa è la ragione prima del successo". 

Dai blog