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In altre parole, “come la befana fascista”. L'ossessione della sinistra è senza fine

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Nel salottino di In altre parole, il programma di La7 del sabato sera che vede Massimo Gramellini alla conduzione, si prende in giro la misura del carrello tricolore varata dal governo Meloni, un piano varato per porre un freno alla rincorsa dei prezzi dei generi alimentari nei supermercati. Ospite dell’edizione del 30 settembre è la giornalista Marianna Aprile, che tira fuori un paragone mettendoci dentro anche una dose di fascismo: “Le cose non vanno meglio nel carrello della spesa, perché l’inflazione ci ha messo del suo. Adesso c’è il carrello tricolore, ricorda un po’ la befana fascista, forse è un mio tic. C’è una pagina dedicata sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, quello guidato da Adolfo Urso, già 20mila produttori ed esercenti hanno aderito. I beni di larghissimo consumo avranno dei prezzi calmierati”.

 

 

Si inserisce Gramellini parlando del prezzo delle pesche, un evidente riferimento allo spot dell’Esselunga sulla quale si è a lungo discusso durante gli ultimi giorni. “Le pesche hanno dei prezzi… Costano quanto un divorzista, è diventata una roba…”, replica ancora Aprile ridendo.

 

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