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Esselunga, Vespa azzera l'opposizione: "Rifiutare la normalità infelice è un problema"

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Lo spot di Esselunga è un po' sulla bocca di tutti. Il tentativo di narrare la storia della famiglia di Emma, la bambina protagonista figlia di due genitori separati, ha diviso non solo l'opinione pubblica ma anche la politica. Se il premier Meloni e il vicepremier Salvini hanno definito il messaggio pubblicitario "toccante", la sinistra ha gridato allo scandalo, alludendo a una presunta strumentalizzazione dei sentimenti. Questo il tema dell'ultimo editoriale di Bruno Vespa che, oltre a smontare le polemiche, ha anche puntato il dito contro l'arma del politicamente correttto.

 

 

"Io francamente non mi aspettavo nessuna polemica sulla bambina e la pesca nella pubblicità di Esselunga perché è la descrizione di una famiglia normale di genitori separati e di una bambina normale che soffre della separazione dei genitori e cerca con una piccola bugia di riavvicinare il padre e la madre", ha detto il conduttore di Porta a Porta, riferendosi al momento dello spot in cui la bambina prende una pesca, la regala al papà e gli dice che è un regalo della mamma.

 

 

"Il fatto che sia nata questa polemica dimostra una cosa che io francamente non mi sarei aspettato e cioè che perfino una famiglia normale, non quella del Mulino Bianco dove tutto va bene...mamma, figli, nonni...ma anche una famiglia sofferente di genitori separati viene considerata troppo normale per essere accettabile", ha continuato Vespa.  Dov'è, secondo il giornalista, il problema? "Questo francamente ci porta su una strada molto diversa perché se il politicamente corretto rifiuta la normalità felice e anche la normalità infelice per questa nazione o Paese, chiamatelo come vi pare, è un problema", ha concluso. 

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