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Richard Gere dà buca a Open Arms: "Gira un film", niente testimonianza

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C'è da girare un film, niente testimonianza al processo Open Arms. Richard Gere, parafrasando Matteo Salvini, manda un "bacione" alla Ong spagnola. Il divo di Hollywood infatti non sarà in aula a Palermo per l’udienza del processo che vede imputato l'allora ministro dell'Interno  per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. Le accuse sono note: avere impedito nell’agosto 2019 per 19 giorni lo sbarco di 163 migranti. Un processo considerato da sempre "politico" da parte dall'attuale vicepremier. A rendere noto il forfait dell'attore di Ufficiale e gentiluomo, American gigolò e tanti altri grandi successi di Hollywood. è a suo malgrado la stessa Open Arms che lo aveva chiamato a testimoniare nell’aula bunker. Gere, fa sapere la Ong, "non potrà essere presente quel giorno perché impegnato in America con le riprese del suo ultimo film". La testimonianza, secondo quanto afferma la Ong spagnola, sarà spostata a una data ancora da stabilire.

 

L'attore era stato a bordo della nave che trasportava i migranti per una visita umanitaria mentre era in vacanza in Italia, e per questo era stata richiesta la sua testimonianza. "L'attore ha dato disponibilità a venire a Palermo per ottobre", aveva annunciato a luglio l'avvocato di parte civile Arturo Salerni.

Salvini in questi mesi ha fatto spesso riferimento alla testimonianza di Gere, affermando a più riprese che il processo si stava trasformando in un cinema... “Richard, bacioni. E se ti piacciono, apri le tue ville e portateli tutti a casa tua”, ha detto il vicepremier alla recente festa della Lega a Pontida in riferimento all’udienza del 6 ottobre, quando “guardando in faccia Richard Gere, porterò il sorriso del popolo italiano e del popolo di Pontida”. Ma l'attore non ci sarà. 

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