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Spot Esselunga, autogol social di Elly Schlein: "Irritazione", l'analisi impietosa

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Elly Schlein viene spesso criticata per le cose che dice: memorabile è stato l'attacco di Lilli Gruber a Otto e mezzo che le ha detto senza giri di parole di pronunciare frasi incomprensibili per la maggior parte degli elettori. Ma ora la segretaria del Pd attira critiche anche quando non parla. Stando all'analisi dell'attività dei social network realizzata da SocialData per Adnkronos il gran numero di discussioni intorno all'ormai famoso spot di Esselunga - quello della pesca, incentrato su una famiglia con genitori separati e la bambina che prova a farli tornare insieme - hanno fatto in modo chela pubblicità diventasse un caso politico che ha coinvolto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepremier Matteo Salvini e altri esponenti politici. La segretaria del Pd, Elly Schlein ha dichiarato di non aver visto lo spot e per questo di non voler prendere posizione. "Tra gli utenti prevale l’irritazione per la mancata presa di posizione del leader del Pd", viene sottolineato nell'analisi che tuttavia spiega come ci sia anche chi ritiene coerente non esprimersi in meritom a resta una minoranza.

 

Inoltre, le polemiche politiche e le migliaia di meme pubblicati sui social hanno oscurato il messaggio principale dello spot Esselunga. Nelle ultime 48 ore sul tema si sono registrate oltre 850 interazioni al minuto. Nel complesso lo spot ha generato 136K mentions (post su pagine pubbliche che menzionano la parola chiave di ricerca) e 2,5 milioni di interazioni (reactions, commenti e condivisioni). Sono stati Facebook (64%) e Twitter (20%) i canali social dove si sono sviluppate le conversazioni, ma anche nei Forum (3,6%), in particolar modo quelli riguardanti genitori e famiglie, dove si registra una forte divisione nelle conversazioni analizzate. Nella top 10 post per engagement dei singoli social, la situazione appare eterogenea. Su TikTok i post più visti sono quelli pubblicati dagli influencer, su Facebook sono i giornalisti a dominare le classifiche, mentre su Twitter vincono i meme e i parody account. Su Instagram invece il post della premier Giorgia Meloni fa registrare oltre 48mila interazioni.

 

"Come al solito gli italiani amano dividersi in fazioni. L’analisi dei dati in questo caso ci permette di rappresentare ed evidenziare la profonda frattura presente nel nostro Paese su un tema delicato e dagli importanti risvolti sociali", spiega Luca Ferlaino, partner di SocialData, "le polemiche di queste ore hanno di fatto oscurato quello che è il messaggio centrale dello spot - ossia che i consumatori non sono numeri, ma sono persone con una storia e un vissuto - e si sono spostate su un campo più ideologico e meno di merito. Al di là di questo, continua a essere evidente come la polarizzazione delle opinioni sia paradossalmente in grado di fungere da propellente per la partecipazione civica e politica e motivi le persone a impegnarsi attivamente nella discussione pubblica".

 

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