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Otto e mezzo, Giannini vuole vietare la parola a Meloni: “Esselunga? Farsa e ridicolo”

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Si discute dello spot dell’Esselunga nel corso della puntata del 27 settembre di Otto e mezzo, il talk show serale di La7 condotto da Lilli Gruber. “Abbiamo deciso di parlarne perché è intervenuta la presidente del Consiglio, non l’avremmo fatto sennò, perché noi non vogliamo fare marketing e pubblicità ulteriore per nessuno, tant’è che non abbiamo neanche citato la catena di supermercati, ma invece è stato fantastico, perché credo che i proprietari siano davvero felici adesso” il chiarimento della padrona di casa sulla vicenda della reclame, apprezzata da Giorgia Meloni.

 

 

E proprio l’intervento della leader di Fratelli d’Italia scatena la reazione di Massimo Giannini, direttore de La Stampa: “È assurdo che la presidente del Consiglio abbia pensare di usare questo spot per fare marketing politico sulla sua Nadef, sulla sua prossima manovra finanziaria. Ma siamo alla farsa, siamo alla solita Italietta, è ridicolo. Non si è mai visto. Ce lo vedi Emmanuel Macron o Olaf Scholz che commentano una pubblicità di un’azienda privata, che va in televisione, dicendo ‘è bella’ perché così sostiene il loro modello di famiglia? Ma dai, è ridicolo”. Di diverso avviso Francesco Specchia, giornalista di Libero, che ricorda un particolare a Giannini: “Secondo me non c’è nulla di male. Non ha commesso un reato, Mi pare una situazione situazionista, uno sbuffo situazionista. È una strategia, c’è l’articolo 21 della Costituzione, c’è la libertà di espressione”.

 

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