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Stasera Italia, Nicola Porro disintegra il Reddito di cittadinanza. A quali numeri si riferisce

Luca De Lellis
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Il primo editoriale della sua nuova avventura al timone di Stasera Italia Nicola Porro lo dedica a un tema che forse più di ogni altro ha creato una spaccatura profonda tra maggioranza e opposizione. Si tratta del Reddito di cittadinanza, il sussidio che fu voluto e approvato dal Movimento 5 Stelle nel governo Conte I. La trasmissione, in onda nella prima serata di Rete 4 lunedì 4 settembre, è iniziata proprio così, con il nuovo conduttore che ha voluto muovere una critica al provvedimento che l’esecutivo di Giorgia Meloni sta progressivamente togliendo dalle tasche dei percettori. “Sapete quanto ci è costato il Reddito di cittadinanza dal 2019 a oggi? 31,5 miliardi. Probabilmente neanche la Finanziaria che Meloni cercherà di fare in questo governo non avrà queste cifre, che il sussidio ha raggiunto ovviamente in più anni". Ma alla fine dei conti, il beneficio che Giuseppe Conte ed Elly Schlein vorrebbero ancora presente per le persone in difficoltà, ha supportato veramente chi aveva bisogno di trovare un lavoro? È il quesito che Porro, assieme alla sua redazione, ha posto all’ANPAL (l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro). La risposta, però, ha spiazzato il conduttore: “Non lo sappiamo”. Il giornalista ha quindi proseguito il suo monologo di presentazione del dibattito che poi è seguito in studio, citando uno studio di Sergio Rizzo, definito da Porro “non proprio filo-meloniano”. “Su Milano Finanza ha preso la relazione della Corte dei conti che parla di 536 posti di lavoro creati tra il 2019 e il 2020”. Per ribadire il concetto, così che risulti più chiara la gravità del dato, Porro tuona: “No, non è un refuso”.

 

 

 

 

“Queste sono le persone che hanno avuto, attraverso l’assunzione, un credito di imposta”. In pratica, “gli imprenditori hanno avuto uno sconto perché li hanno assunti”. Il nuovo conduttore di Stasera Italia conclude il suo editoriale con un commento a questo dato: “Questi sono gli unici di cui si ha certezza che grazie al Reddito di cittadinanza sono stati assunti, tutto il resto sono chiacchiere”. E poi “il Rdc non l’hanno votato tutti, Matteo Salvini lo ha votato all’epoca, ma un altro pezzo del governo odierno non lo voleva, così come il Partito Democratico (che oggi lo sostiene a gran voce, ndr) era contrarissimo”.

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