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Pietro Senaldi: "Dai magistrati un atto politico", cosa non torna su Santanchè

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Il tema al centro dell’edizione odierna di Agorà estate è quello de cortocircuito tra politica e giustizia. Sul tavolo, nella puntata di venerdì 14 luglio del programma di Rai3, tra l'altro c'è l’inchiesta sulla ministra del Turismo Daniela Santanchè. Sul “caso Visibilia”. Tra gli ospiti della trasmissione c'è il condirettore del quotidiano Libero Pietro Senaldi: “Io posso riconoscere che" l'esponente di Fratelli d'Italia "abbia tutte le colpe di questo mondo ma dopo 8 mesi penso che l’avviso di garanzia le vada recapitato”, afferma Senaldi facendo riferimento al fatto che la procura, con l’indagine in corso, ancora non ha inviato a Santanchè l’avviso di garanzia.

 

Il giornalista continua: “Non capisco cosa aspettano, il fatto di non recapitarglielo e di non rinviarla a giudizio in 8 mesi vuol dire che o c’è qualcosa o non c’è nulla”. Senaldi ribadisce: “non si può tenere una persona sotto osservazione a vita”. Poi tuona: “qualcuno ha passato ai giornali l’informazione di garanzia, questo è un atto politico. Attualmente questo è un processo mediatico”. Il condirettore di Libero conclude: “Santanchè è stata data in pasto ai giornali e lasciata cucinare dal dibattito mediatico. Questo è un atto politico di cui i magistrati sono responsabili”.

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