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Wagner "nel ventre molle della Russia". Tricarico e il segnale nefasto per Putin

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Ha colpito molti osservatori la facilità con cui la brigata Wagner guidata da Yevgeny Prigozhin ha prima occupato ili quartier generale russo a Rostov, poi si è mossa con uomini e mezzi verso Mosca prima che l'accordo con il Cremlino, mediato da Lukashenko, scongiurasse la guerra civile. Ne parla il generale Leonardo Tricarico nel corso di Omnibus, su La7, spiegando che quando accaduto in Russia negli ultimi due giorni fa tornare alla mente l'attentato di Al Qaeda alle Torri Gemelle, l'11 settembre 2001. "Abbiamo visto l'incapacità militare di affrontare un pericolo che viene all'interno quando si è concentrati su pericoli esterni", afferma l'alto ufficiale. "L'esercito russo è concentrato sull'Ucraina, nessuno pensava a una marcia su Mosca", afferma Tricarico. 

 

Ma Rostov era il fulcro delle attività russe verso il confine ucraino. "Rostov era la casa sia dell'esercito russo, sia di Prigozhin - spiega il generale - Questo sistematico attacco alla gerarchia russa con motivazioni che sono le corde anche del popolo russo, sulla maniera con cui viene combattuta questa guerra, evidentemente ha prodotto dei risultati". Insomma, tra i militari e la popolazione russa c'è una parte di consenso nei confronti del capo di Wagner.  "La valutazione forse più delicata, per la quale noi non abbiamo grandi elementi ma sicuramente li ha Prigozhin, è capire quanto sia robusta la tenuta e morale e gerarchica dell'esercito russo, anche questo è un fatto che sta giocando un ruolo dirimente in tutta questa vicenda ìnter-russa". Insomma, Progozhin si è mosso "confidando nella risposta che abbiamo visto, e che sicuramente rimane il ventre molle tutta la questione, ossia la tenuta dell'esercito russo". 

 

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