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Luca Bizzarri, il tweet sull'incidente di Roma scatena il putiferio. Come replica

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La morte di Manuel, il bambino di cinque anni che ha perso la vita a causa di uno scontro tra automobili a Casal Palocco, ha scosso l'Italia. A far indignare l'opinione pubblica è stato il fatto che i colpevoli dell'incidente siano stati dei ragazzi a bordo di una Lamborghini, secondo le prime ricostruzioni intenti a superare una sfida per avere visualizzazioni sulle piattaforme e quindi soldi. Ieri a commentare questo tragico evento sui social è stato Luca Bizzarri, comico celebre per il fortunato duo con Paolo Kessisoglu. 

 

 

C'è chi condanna senza mezzi termini il "gioco" infernale dei giovani youtuber del gruppo "TheBorderline" e chi, invece, ammette di non poter indossare la veste da giudice. Tra questi, Luca Bizzarri, attraverso un breve post, ha definito il dramma di Roma come la conseguenza di un errore che non può essere criticato a priori. "L'altezza dalla quale si giudica chi sbaglia, chi per stupidità rovina le vite altrui e la sua. Quell'altezza, sono felice di non averla, di non potermela permettere, conscio di aver avuto, qualche volta, c**o. Beati quelli che non hanno mai corso quel rischio", ha scritto il comico di getto. 

 

 

L'intervento dell'attore è finito nell'occhio del ciclone. Dopo pochi minuti, in risposta al cinguettio di Bizzarri, sono apparsi molti commenti infuocati. "Vallo a raccontare a quella povera famiglia distrutta", "Il problema è: correre oltre i limiti, l'utilizzo del telefono in auto, la mancata osservanza delle norme stradali. Questo vale sia per uno youtuber che per un operaio metalmeccanico": sono queste alcune delle reazioni degli utenti. 

 

 

Bizzarri è quindi tornato sull'argomento e ha aggiunto: "Naturalmente non ho mai scritto 'È una bravata' né giustificato nessuno. Non capire una frase scritta in italiano in cui non si parla di 'commettere ca***te' ma solo del non voler essere parte di un’orda giudicante che si autoassolve dal piedistallo dei giusti". Oggi il comico ha poi ricordato l'anniversario dell'arresto di Enzo Tortora e non ha potuto non alludere alle recenti contestazioni che lo hanno travolto: "Quarant'anni fa un uomo innocente che si chiamava Enzo Tortora, ed era famoso quando ad essere famosi erano in 5, fu arrestato con la più infamante delle accuse. Grazie a Dio non c'era Twitter". 

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