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Otto e mezzo, Giannini sul caso Berlusconi: Zelensky ha risposto con violenza

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Caso Berlusconi a Kiev. Durante il viaggio nella capitale ucraina, Meloni ha dovuto affrontare un tema inatteso. Zelensky ha risposto alle dichiarazioni che Berlusconi aveva rilasciato qualche giorno prima, appena uscito dal seggio di Milano. Il presidente dell'Ucraina ha detto che, evidentemente, a Berlusconi nessuno ha mai bombardato la casa. Se n'è parlato nel corso della puntata di "Otto e mezzo" in onda il 22 febbraio su La7. In collegamento c'era Massimo Giannini, il direttore de La Stampa.      

 

 

 

"L'incidente che si è creato a Kiev avviene a valle di una serie di infortuni che avevano già contrassegnato il nostro difficile rapporto con la guerra - ha detto Giannini - La missione di Meloni a Kiev non è stato un insuccesso ma arriva al termine di una serie di criticità, la più clamorosa delle quali è stata l'uscita di Berlusconi fuori dai seggi delle Regionali in cui praticamente ha detto che Zelensky ha provocato la guerra con la Russia e l'ha chiamato questo signore. Giorgia Meloni è andata lì per ricucire lo strappo, c'era quasi riuscita e alla fine gli è esploso in mano il caso Berlusconi. Zelensky non ha fatto nulla per nasconderlo e anzi ha prodotto con una violenza piuttosto imprevista. Tutto questo non era rivolto a Meloni ma Berlusconi è parte integrante della sua maggioranza. Tutto questo è un serio danno alla credibilità del nostro Paese. Nonostante Meloni sia un alleato fedele all'atlantismo e all'europeismo".

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