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DiMartedì, Santoro infuriato con Luca e Paolo: “Martellati dalla propaganda”

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“Chi la vince la guerra tra Russia e Ucraina?”. La domanda è posta a Michele Santoro, giornalista, nel corso della puntata del 21 febbraio di DiMartedì, talk show di La7 condotto da Giovanni Floris. L’ex conduttore televisivo risponde senza dubbi, rifacendosi allo sketch dei comici che lo hanno preceduto, Luca Bizzarri e Paolo Kessissoglu: “Anche Luca e Paolo sono martellati da questa propaganda sulla guerra che somiglia tanto ad una canzone di Sanremo, perché, visto che hanno fatto riferimento a dei luoghi comuni, potrei chiedere a loro come hanno fatto i talebani a cacciare gli americani e tutta la coalizione occidentale dall’Afghanistan? Sono riusciti a cacciarli. Loro dicono che dire che non ci deve essere un vincitore vuol dire essere un co***one che dichiara che ci vorrebbe uno 0-0, peccato che questo co***one che dichiara che ci dovrebbe essere lo 0-0 è il Capo di Stato maggiore degli Usa, che ha detto che non ci può essere un vincitore e che la guerra potrebbe durare 20 anni”.

 

 

“Vorrei - dice ancora Santoro - che ci fosse un contatore di quanti morti parlavamo quando è iniziata questa guerra. Si parlava di una decina di migliaia di morti per risolvere questo conflitto, già inorridivo, ma adesso siamo arrivati a 100mila morti da una parte e 100mila dall’altra. E non si vede il giorno. Ci dicono dagli Usa che bisogna stare attenti a non superare la linea rossa, che è rappresentata dai missili che possono andare a colpire la Crimea. È vero che Vladimir Putin non regge più la guerra, ma come tutti gli animali feriti potrebbe fare la grande caz***ona che ci farebbe precipitare immediatamente in un conflitto nucleare e quindi nella possibile distruzione del mondo. Sto parlando - ribadisce nuovamente il giornalista - del Capo di Stato degli Usa. Non siamo quattro scemi putiniani a pensare queste cose, c’è effettivamente questo pericolo per l’umanità”.

 

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