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Renato Zero: Italia ignorante, scendete in piazza. E Fabio Fazio non fa una piega

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Renato Zero invita gli italiani a scender il piazza a protestare. Il cantautore romano è stato ospite domenica 19 febbraio di Fabio Fazio a Che tempi che fa, su Rai3, lanciando un appello alla protesta, senza tutta via indicare contro cosa bisognerebbe scender nelle piazze: "Il nostro esserino che vive dentro di noi è un po' dormiente. A volte la vita lo anestetizza. Abbiamo perso la voglia di scendere in piazza per rivendicare dei diritti. In tempi come questi in cui scendere in piazza è un dovere. Noi scendemmo in piazza nel passato per cose molto minori rispetto a quelle di oggi. Questo mi rammarica molto", afferma Renato Fiacchini in arte Zero. Dalle sue parole si evince che i diritti siano a rischio (a causa del governo di Giorgia Meloni?) e quindi è doveroso manifestare. Ovviamente, il conduttore non fa una piega. 

 

Nel corso dell'intervista, poi, Renato Zero ha puntato il dito contro la presunta scarsa formazione culturale degli italiani: "Non ci sono più i Mario Soldati, i Pasolini o gli Alberto Manzi che portavano la cultura in tv. La cultura non rimanga priorità per chi se la può permettere, un Paese ignorante è un Paese malato". L'Italia dove i diritti sono a rischio è pure ignorante, a detta del cantante romano che è tornato inoltre a commentare il recente Festival di Sanremo. 

 

"Va bene il look, ma ci vuole anche lo spessore artistico, perché senza di quello si campa una stagione e basta", ha detto Zero tornando sulla polemica innescata dopo le sue dichiarazioni sullo show di Rosa Chemical a Sanremo. Parlando del suo intendere la trasgressione, il cantautore romano ha ricordato che "andavo a scuola dalle suore francesi, avevo in famiglia tre sacerdoti. Io volevo portare avanti un discorso di cambiamenti". 

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