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Il paradosso di Delmastro indagato, La Russa: la vera notizia segreta è su tutti i giornali

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La notizia che il sottosegretario Andrea Delmastro è indagato per rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio è uscita mentre era in corso il Consiglio dei ministri e dopo che l'esponente di FdI era stato "scagionato" dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, ospite di Dritto e Rovescio su Rete 4, commenta la vicenda intervistato da Paolo Del Debbio e sottolinea un aspetto piuttosto curioso: "C’è una cosa che mi fa quasi da ridere. È pacifico, a detta di Nordio e non ho motivo di dubitare di quello che dice il ministro, che quelle ’rivelazioni' fatte da Delmastro e Donzelli non erano segrete", premette l'esponente di FdI. "Quello che è sicuro è che la notizia che dovrebbe rimanere riservata (ossia che Delmastro è indagato, ndr) è su tutti i giornali". Insomma, la contraddizione è evidente: "La notizia che apparentemente non è segreta diventa oggetto di un processo, e quella che deve essere segreta viene immediatamente pubblicata. C'è qualcosa che non torna", sottolinea La Russa.

 

Parliamo ovviamente delle informazioni sulla visita in carcere all'anarchico Alfredo Cospito da parte di quattro esponenti del Pd su colloqui avuti dallo stesso detenuto al 41 bis con altri detenuti appartenenti a organizzazioni criminali. Delmastro è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma in un’inchiesta che ha preso il via dopo l’esposto presentato dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. Giovanni Donzelli ha rivelato di aver ricevuto quelle informazioni dal collega di partito Delmastro.

 

"Io al posto di Delmastro ringrazierei il magistrato per la rapidità di indagine, che vuol dire che potrà presentarsi presto e chiarire. Mi auguro che il magistrato possa trarre le conseguenze e chiudere presto l’indagine", conclude La Russa che in apertura di puntata di Dritto e rovescio aveva  parlato anche dell’assoluzione di Silvio Berlusconi per il Ruby tre: "Voglio fare i complimenti" al Cav, afferma la seconda carica dello Stato, "lo voglio abbracciare, per aver sofferto un certo accanimento giudiziario in questi anni". 

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