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Cartabianca, Vespa sbotta: "Mi fa impazzire". A valanga sul Reddito

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Nella trasmissione di Rai 3 condotta da Bianca Berlinguer, Cartabianca, si torna a parlare di Reddito di cittadinanza, il sussidio simbolo dell'esperienza grillina al governo che l'esecutivo di Giorgia Meloni vuole cambiare profondamente per evitare le distorsioni viste in questi anni. Tra gli ospiti c'è anche Bruno Vespa, fortemente critico con la misura diventata la bandiera principale del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte nella forma in cui è attualmente in vigore. "Il reddito di cittadinanza? Perché tanti ragazzi non vanno a offrirsi, a formarsi e a imparare? Questo mi fa impazzire", afferma il giornalista che rincara la dose: "Così l’Italia diventa la patria del lavoro nero. Il lavoro deve tornare a valere come dignità", sbotta Vespa. 

 

Il governo di centrodestra sul sussidio ha voluto dare un forte segnale di discontinuità. Dal 1° gennaio 2023, alle persone  comprese tra 18 e 59 anni abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età, è riconosciuto il reddito di cittadinanza nel limite massimo di 7/8 mensilità, invece delle 18 rinnovabili attualmente previste. Secondo il piano del governo il sussidio decadrebbe già alla prima offerta di lavoro rifiutata, e sarà obbligatorio frequentare un corso di formazione o riqualificazione professionale per non perdere il beneficio. Da stabilire cosa accadrà dal 2024. Lo stesso Vespa, nella puntata di domenica 4 dicembre di Zona Bianca su Rete 4, aveva rivelato un'esperienza personale che dimostra le distorsioni del reddito di cittadinanza che ha in certi casi l'effetto collaterale di favorire il lavoro nero.

 

"Ho una masseria in Puglia. Ho trovato una ragazza che lavorava in nero in un locale. Brava, motivata, voleva crescere: le ho offerto 1.300 euro per fare la cameriera", è il racconto di Vespa impegnato in un confronto con il comunista Paolo Ferrero. La giovane ha accettato ma poi "è tornata a casa e il suo compagno le ha detto: tu sei pazza, sommando al reddito il lavoro in nero sei molto più libera e fai quello che vuoi. Di queste situazioni ce n'è un'infinità in Italia", aveva detto il conduttore di Porta a Porta che aveva spiegato di non aver denunciato la giovane per non "rovinarle la vita". 

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