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Coffee Break, Friedman attacca il governo sul Pnrr. Pancani lo zittisce

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Alan Friedman attacca il governo di Giorgia Meloni sulla manovra finanziaria. Il giornalista, ospite della puntata di Coffee Break su La7 lunedì 5 dicembre, si dice certo che la Commissione europea boccerà il provvedimento di Giorgia Meloni sul pos e prova ad attribuire le colpe sui ritardi del Pnrr al nuovo governo. L'attacco di Friedman costringe il conduttore Andrea Pancani ad intervenire in difesa del governo. 


"È chiaro che la Commissione europea boccerà la mossa di Giorgia Meloni sul pos e la costringerà a ridurre la soglia dei pagamenti perché va contro la direzione del resto dell'Europa che va verso il futuro. Se vogliamo disfare l'epoca digitale possiamo anche tornare all'800. Il vero punto che mi preoccupa è che la manovra è per due terzi ristori per l'energia, che scadono in aprile, e il resto sono caramelle elettorali" affonda Friedman che si scaglia contro il governo per i ritardi sul Pnrr.

"Mi disturba l'attacco contro il Pnrr: perché il ministro dell'Agricoltura, il cognato di Meloni, deve attaccare Draghi dicendo che è stato fatto male? Perché Meloni deve mettere le mani avanti su temi che possono solo far irritare l'Europa? Il lavoro di Draghi va portato avanti. Se Meloni decide cestinare la base del Pnrr di e non affidarlo a persone competenti potremo avere un problema" prosegue il giornalista. Un attacco talmente esagerato che il conduttore Andrea Pancani è costretto a intervenire ribadendo che il governo Meloni è in carica solo da un mese. "Non si possono attribuire tutte le responsabilità degli obiettivi del Pnrr a questo governo" sottolinea Pancani. E Friedman insiste: "Io chiedo solo competenze". 

 

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