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Ischia e condono 2018, Cassese lascia di stucco Myrta Merlino: "Prepariamoci al peggio"

Giada Oricchio
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“Prepariamoci al peggio”. Il costituzionalista Sabino Cassese, in collegamento con il programma “L’Aria che Tira”, lunedì 28 novembre, ha chiarito se l’articolo 25 del decreto Genova del 2018, firmato dall’allora premier Giuseppe Conte, sia o no un condono edilizio. Un argomento scottante alla luce della violenta alluvione che ha spazzato via Ischia provocando 8 morti.

Durante la diretta, la conduttrice Myrta Merlino ha avuto un battibecco con Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno: la conduttrice sosteneva che Conte avesse sposato la linea dei predecessori firmando l’ennesimo condono (da sempre carta utile da spendere in campagna elettorale), mentre il sindaco sosteneva che fosse una fake news (“ha solo avuto il coraggio di riorganizzare la materia”).

Così Merlino ha chiesto all’illustre ospite Sabino Cassese di esprimersi come fosse la Cassazione: “È una sanatoria o Conte ha semplicemente accorpato le leggi precedenti?”, “È certamente un condono. Semplicemente sono state semplificate le procedure accorpandole insieme. Che l’oggetto sia quello mi pare abbastanza chiaro” è stata la risposta lapidaria del professore.

Cassese ha sottolineato che in Italia non si fa prevenzione, ma che adesso bisogna trovare la cura “tenendo presente che gli eventi ambientali e atmosferici stanno diventando sempre più gravi e impattanti e che c’è una eccessiva diffusione dell’edificazione che mette in dubbio la qualità del suolo. Bisogna rivedere la lotta all’abusivismo”. La conclusione dell’accademico è drammatica: “Serve un programma in cui si tiene conto che gli stress test d’ora in poi saranno molto più duri e pesanti di quelli avuti finora. Prepariamoci a un futuro peggiore”.

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