Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Omnibus, l'analisi di Fabbri sullo scontro con la Francia: "Governo italiano ingenuo"

  • a
  • a
  • a

L'esperto di geopolitica Dario Fabbri, ospite di Omnibus su La7 nella puntata di venerdì 11 novembre, analizza e commenta lo scontro tra l'Italia e la Francia che si è aperto sulla questione dei migranti. La Francia, dopo aver dato disponibilità a far arrivare la nave Ong Ocean Viking a Tolone, ha parlato di comportamento irresponsabile e non professionale definendo il nostro Paese disumano. 
 

 

"Questo scontro tra Italia e Francia poteva essere evitato con un atteggiamento più attento e cauto da ambedue le parti ma soprattutto da parte del nostro governo. Le dichiarazioni del governo francese di ieri sono inaccettabili,  nel momento in cui si definisce l'Italia un paese disumano, se ne può discutere, ma poi si invitano i Paesi che hanno firmato l'accordo in Lussemburgo sulla redistribuzione dei migranti a non parteciparvi più e a ritirarsi dall'accordo. Mi pare che il governo italiano abbia voluto tracciare una linea identitaria, come anche sui rave" spiega Fabbri che ribadisce come lo scontro tra Italia e Francia doveva essere evitato. 

 

"E andarsi a cacciare in crisi una diplomatica per rivendicare una posizione di discontinuità rispetto ai governi precedenti mi pare sconveniente. Siamo a novembre, non è giugno o luglio e quindi l'inizio di una stagione di eventuali sbarchi in cui bisogna lanciare un segnale nei confronti dell'opinione pubblica, e quindi si poteva evitare questo scontro ma resta il fatto che la reazione francese è stata sproporzionata. Credo che il governo francese sia rimasto piccato anche dal tono trionfalistico che il nostro governo ha sfoggiato dopo l'incontro tra Meloni e Macron in cui, almeno secondo quanto riferisce il governo italiano, la Francia si era impegnata a prendere quella nave nonostante il fatto che il governo francese nega che sia mai accaduto" prosegue l'esperto che nel suo intervento sottolinea anche come Italia e Francia devono trovare convergenza su molti dossier importanti.

 

"In ultimo, dal momento che l'Italia e la Francia hanno molti dossier sui quali dovrebbero avere una convergenza, a partire da quello che riguardante la posizione nei confronti della Germania che soltanto qualche settimana fa ha annunciato lo stanziamento di 200 miliardi in forma unilaterale per schermare le sue aziende dal caro bollette. Se aggiungiamo anche l'antico bisogno di Roma e Parigi di evitare che la Germania torni all'austerity e la imponga agli altri Paesi a me sembrava che una crisi di questo tipo si potesse evitare specialmente in questo momento se non per ragioni identitarie legate allo schieramento di appartenenza di questo governo che chiedeva, secondo gli ispiratori, una manovra di questo tipo" conclude Fabbri.  


 

Dai blog