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Omnibus, “smacco per Putin”. Fabbri seppellisce la Russia sui droni dall'Iran

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La fornitura di droni alla Russia da parte dell’Iran è uno dei temi più caldi in merito alla guerra in Ucraina. L’argomento è affrontato da Dario Fabbri, direttore di Domino ed esperto di geopolitica, nel corso dell’edizione del 28 ottobre di Omnibus, il talk show del mattino di La7 che vede Andrea Pennacchioli alla conduzione: “È un’asse nato da interessi reciproci, sono soggetti che hanno un rapporto complicatissimo, persiani e russi si conoscono da qualche secolo. I russi hanno un drammatico e imbarazzante bisogno di tecnologia e i droni kamikaze che l’Iran sta fornendo, con addestratori proprio sul campo per spiegare come utilizzarli, fanno parte di queste forniture. Negli ultimi giorni gli ucraini si sono dimostrati molto efficaci nel neutralizzarli dopo lo sbandamento iniziale”.

 

 

“Può essere probabile - sottolinea ancora Fabbri - che i russi stiano aiutando l’Iran nel reprimere le sommosse interne e i tentativi di rivoluzione in piazza. La debolezza è russa in questa vicenda, chiedere aiuto tecnologicamente all’Iran è uno smacco per Vladimir Putin, qualcuno dice che la Russia si sia rivolta pure alla Corea del Nord. Gli iraniani continuano a trattare con l’Onu, guidato dagli Usa, sul loro programma nucleare. Cioè metterlo un po’ in cantina e riabilitare l’Iran al commercio internazionale. E questo conta, perché quando scomparirà del tutto il gas russo in Europa tra le idee c’è quello di convogliare il gas iraniano verso l’Europa. L’Iran, con il Qatar, possiede il più grande giacimento di gas del mondo. Ci sarebbero da costruire le infrastrutture, ma se tu Usa non apri all’Iran diventa complesso. Ma se l’Iran - conclude Fabbri - interviene così in questa guerra diventa difficile aprire alla Repubblica Islamica”.

 

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