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Tim Cook, bagno di folla a Napoli: laurea honoris causa al ceo di Apple

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Bagno di folla a Napoli per il ceo di Apple Tim Cook. L'"erede" di Steve Jobs alla guida dell'azienda di Cupertino ha ricevuto la laurea honoris causa  in Innovation and international management da parte dell'Università Federico II. Dopo la cerimonia, che si è tenuta nella sede centrale di corso Umberto, Cook si è recato al polo universitario di San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia orientale della città.

"La cosa di cui sono più orgoglioso dei miei anni ad Apple? La cultura della società, abbiamo un gruppo di persone che davvero vuole cambiare il mondo, lasciarlo meglio di come trovato. E un sentimento che guida le persone", ha detto rispondendo a una domanda di una studentessa. Tante le personalità che non hanno voluto mancare l'appuntamento. In prima fila il console degli Stati Uniti d’America a Napoli Tracy Roberts-Pounds, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il prefetto di Napoli Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano, il presidente della Corte d’Appello di Napoli Giuseppe de Carolis di Prossedi e il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis. 

"Forse vi state chiedendo come potete assicurarvi che il vostro lavoro stia dalla parte del bene nel mondo. Indipendentemente dal settore in cui lavorate o dagli obiettivi che vi siete prefissati, credo che la risposta sia sempre la stessa: innanzitutto, e soprattutto, lasciatevi guidare dai vostri valori", ha detto Cook nella sua lectio magistralis. "Sono i nostri valori a guidare il nostro impegno contro il cambiamento climatico. Non occorre guardare lontano per rendersi conto dell’urgenza di questa sfida. Dalle ondate di calore letali in Europa e altrove, alle inondazioni catastrofiche in Pakistan e, proprio di recente, in Italia, le conseguenze del cambiamento climatico sono impossibili da ignorare", ha detto il ceo di Apple che rivendica: "Da oltre due anni siamo carbon neutral in tutte le nostre attività globali. E ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di estendere questi progressi all’intera catena di fornitura e al ciclo di vita dei nostri dispositivi entro il 2030".

Altra sfida globale è quella della privacy: "crediamo che sia un diritto umano fondamentale, quindi innoviamo per dare alle persone un maggiore controllo sulle loro informazioni personali. Creiamo funzioni per proteggerle da tracciamenti indesiderati e progettiamo i nostri dispositivi per garantire la sicurezza dei loro dati. E continuiamo a richiedere regolamentazioni severe a protezione della privacy in tutto il mondo", ha detto Cook.

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