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Ilaria Cucchi fa arrabbiare il Pd: lo scivolone sull'aeroporto di Firenze

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Christian Campigli
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Non esistono più i fortini rossi. Giorgia Meloni lo ha ripetuto più volte durante la cena della scorsa settimana, organizzata con i propri sostenitori a Firenze. Una chiamata alle armi, una richiesta di impegno che, negli ultimi giorni, si sta trasformando in una prospettiva assai più concreta.

 

Al collegio uninominale per il Senato del capoluogo toscano il centro sinistra ha scelto come propria candidata Ilaria Cucchi. Una decisione che non è piaciuta affatto ai residenti della città famosa in tutto il mondo per le sue bellezze artistiche. Primo, perché si tratta di una persona socialmente impegnata, conosciuta ed apprezzata in tutta Italia grazie alla battaglia per rendere giustizia al fratello, ma che certo non ha alcun legame con la città di Dante e Michelangelo. Durante la sua prima uscita, Ilaria Cucchi ha confessato candidamente di essere stata di destra e di essere passata al lato oscuro della forza solo dopo la morte di Stefano.

 

Ieri una nuova gaffe. “L'aeroporto di Firenze non si tocca, non può essere ampliato”. Un'uscita maldestra, che ha mandato su tutte le furie il sindaco fiorentino e il governatore toscano, da sempre favorevoli allo sviluppo e all'ampliamento di Peretola. “Il Partito Democratico di Dario Nardella o Eugenio Giani l’aeroporto lo vuole senza dubbi, ma quando candidi una persona di Sinistra Italiana, cosa ti aspetti, oltre i no? - si chiede Gabriele Toccafondi, candidato per Italia Viva nel collegio uninominale della provincia di Firenze per la Camera - Così il Pd si trova a dover far campagna elettorale per una persona che a Roma voterà no. Semplicemente assurdo”. Una buccia di banana che rischia di regalare la vittoria alla candidata di centro destra, la cattolica Federica Picchi. Anche perché, i molti delusi di sinistra potrebbero dare il proprio consenso all'assessore regionale Stefania Saccardi, di Italia Viva. Secondo alcune stime, se l'esponente renziana dovesse superare il venti per cento, anche l'ultimo fortino rosso potrebbe cadere.

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