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Giulio Tremonti, il piccolo impero immobiliare non è un grande affare

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Andrea Giacobino
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Il piccolo impero di mattoni di Giulio Tremonti non è un grande affare. L'ex ministro dell'economia del governo di Silvio Berlusconi e ora candidato per Fratelli d'Italia è infatti socio di larga maggioranza con l'86% dell'Immobiliare Naviglio srl, società milanese che ha un patrimonio di dieci fabbricati, siti perlopiù nel centro di Milano (e in uno dei quali è ubicato lo studio legale fiscale Tremonti-Romagioli-Piccardi), valutato oltre 9,6 milioni di euro nell'ultimo bilancio chiuso a fine del 2021. L'esercizio è stato però archiviato in perdita per 402mila euro (peggio del rosso di 342mila euro del 2020) che riportati a nuovo fanno salire il passivo totale, riveniente anche dagli anni passati, ad oltre 2 milioni, nonostante l'immobiliare sia stata finanziata da Tremonti per 8,8 milioni.

Azionisti di minoranza della società sono i figli Giovanni e Luisa ciascuno col 7% e anche con i loro mattoni sono finiti in rosso. Sono infatti azionisti ciascuno al 50% della milanese Nitrum srl che possiede due immobili (uno a Milano e uno a Genova) che nel bilancio 2021 sono in carico a 3,7 milioni, ma l'esercizio s' è chiuso in perdita per 116mila euro. 

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